La Nuova Sardegna

Nuoro

A Ollolai è nato “S’Ainu”: l’asino sardo sale sul trono

di Michela Columbu
A Ollolai è nato “S’Ainu”: l’asino sardo sale sul trono

Un’associazione di allevatori intende puntare sulle potenzialità dell’animale Una risorsa importante nelle attività economiche e agricole della Sardegna 

17 luglio 2017
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OLLOLAI. All’interno dell’allegro e spensierato contesto del Palio degli asinelli di Ollolai, ha visto la luce sabato scorso S’Ainu, un’associazione di allevatori di asino sardo che vuole puntare sulle potenzialità di questo animale. Un lavoro di oltre un anno, nato grazie all’idea dei partecipanti al convegno organizzato in occasione del palio dell’anno scorso, e che ha visto l’impegno dei tecnici Aras nella persona di Michele Bussu, veterinario ollolaese, del Comune di Ollolai e dei numerosi soci fondatori, tra i quali i rappresentanti dell’Associazione di volontari Centro d’ascolto Madonna del Rosario. L’asinello sardo, animale mite e versatile che, come nell’antichità può tornare ad avere un ruolo importante nelle attività economiche e agricole della Sardegna. Il suo potenziale finora inespresso, e che negli ultimi anni ha destato un rinnovato interesse per il suo allevamento, è stato messo nero su bianco sullo statuto fondativo dell’associazione che, per l’appunto, si propone di incentivarne l’allevamento e migliorarne anche la selezione. Infatti uno dei primi punti negli obiettivi del sodalizio è di «collaborare con le Apa (Associazioni provinciali allevatori), che detengono il registro anagrafico della razza e della popolazione equina, al fine di promuovere l’incremento quantitativo e lo sviluppo qualitativo dell’allevamento dell’asino nato e allevato in Sardegna, anche per scongiurarne l’estinzione». Ma non solo. Fondamentale è il supporto che l’associazione si propone di dare ai soci in ambito di programmazione economica delle attività tramite azioni che, assieme alla promozione delle buone pratiche, intendono sviluppare una «sana coscienza allevatoriale tra i soci e sostenere l’incremento della razza dell’asino sardo e dell’Asinara, dell’allevamento e della nascita di nuovi capi». Incrementare l’allevamento per ottenere prodotti che possono contare su un mercato nuovo e in via di costruzione: il latte d’asina, adatto per l’alimentazione dei neonati, così come i prodotti di cosmesi derivati dal latte, ma anche l’utilizzo dell’animale in progetti di onoterapia, quindi nel sociale. Fanno parte infatti del gruppo fondativo i soci dell’associazione di Villacidro, volontari centro d’ascolto Madonna del Rosario, rappresentati da don Angelo Pittau. Nel gruppo anche soci provenienti dalla Penisola rappresentanti di realtà imprenditoriali importanti e vocate all’allevamento dell’asino.

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