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Alluvione 2013, crollo sul rio Sologo: udienza dal gup
GALTELLÌ. È approdata davanti al gup Tommaso Bellei la terza tranche dell’inchiesta della procura di Nuoro sul ciclone Cleopatra. Dopo il processo a carico di 41 imputati accusati di omicidio e...
18 luglio 2017
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GALTELLÌ. È approdata davanti al gup Tommaso Bellei la terza tranche dell’inchiesta della procura di Nuoro sul ciclone Cleopatra. Dopo il processo a carico di 41 imputati accusati di omicidio e disastro colposo per la morte di una pensionata, Maria Frigiolini, e l'altro filone di inchiesta relativo al crollo del ponte di Oloè, a Oliena, dove morì l'agente di polizia Luca Tanzi, il tribunale dovrà decidere sull’eventuale rinvio a giudizio di 21 persone accusate, a vario titolo, di aver provocato il crollo del ponte sul rio Sologo, a Galtellì. Figurano, ancora una volta, il consigliere regionale del Pd Roberto Deriu, allora presidente della provincia di Nuoro, il comandante provinciale e il direttore generale del corpo forestale, rispettivamente Gavino Diana e Carlo Masnata, e Anna Maria Pirisi, dirigente della Forestale di Nuoro. Poi, gli ex assessori provinciali alla protezione civile Franco Corosu e Paolo Porcu, il responsabile per la Provincia della protezione civile Paolo Marras, i dirigenti provinciali Antonio Gaddeo e Maria Lucia Fraghì e i dirigenti del Consorzio di bonifica della Sardegna, gli ingegneri Antonio Madau, Ignazio Lampis e Sebastiano Bussalai. Tra questi anche il sindaco di Galtellì, Giovanni Santo Porcu che per “inosservanza delle regole di buona amministrazione e tecnica, contribuiva a cagionare il grave pericolo per la pubblica incolumità che colpiva l’area in cui è posizionato il ponte sul rio Sologo in località Su Manganu”. Ma per Porcu e Mauro Pasolini il pm Bocciarelli ieri ha chiesto il non luogo a procedere, sollecitando per tutti gli altri il rinvio a giudizio. Il giudice si è riservato e si pronuncerà il prossimo 26 luglio.