La Nuova Sardegna

Nuoro

L’Unesco studia il Parco Tepilora

di Bernardo Asproni
L’Unesco studia il Parco Tepilora

I commissari stanno visitando l’area e giovedì sarà consegnata la Pergamena

18 luglio 2017
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LODÈ. Il Parco di Tepilora sta diventando realtà. Il cammino avviato faticosamente qualche anno fa ha improvvisamente accelerato l’andatura dopo il prestigioso riconoscimento dell’Unesco con il marchio Mab ricevuto a Parigi qualche settimana fa e ora sta correndo nel futuro. Ambiente, economia e territorio, ma anche bellezze naturalistiche, siti archeologici e logicamente eccellenze agroalimentare. Di questo e di altro si sta parlando alla Mab Summer school in corso in questi giorni a Sant’Anna di Lodè con giovani provenienti da ogni parte del mondo visto che ci sono rappresentati di 16 nazioni e 4 continenti oltre che 5 giovani sardi. Il Mab Summer school si concluderà giovedì 20 con la consegna della “Pergamena di riconoscimento di biosfera” al presidente del Parco Tepilora, Graziano Spanu, in presenza di tutti i 17 sindaci dei paesi coinvolti nel Mab, il sottosegretario all’Ambiente, Barbara Degani, l’assessore regionale all’Ambiente, Donatella Spano, i commissari del Mab Unesco Jutta Weber e Gail Bremmer e i funzionari del ministero dell’Ambiente: Martino, Giarratano e Colantoni.

In questi giorni, i commissari delegati della rete globale dei geoparchi hanno girato in lungo e in largo il Parco e sono anche arrivati a Lula per visitare il Parco geominerario storico ambientale per verificare la validità dell’iniziativa. La commissaria tedesca Jutta Weber e quella canadese Gail Bremner si sono fermate alle miniere di Sos Enattos, comparto con oltre mille anni di storia.a Ad accoglierle, il presidente designato (in attesa di ratifica) del Parco geominerario, Targisio Agus, il responsabile del settore tecnico e direttore facente funzione, Francesco Muntoni e il docente universitario Gian Luigi Pillola, ex commissario del Parco. Un sopralluogo preceduto da una visita a Lula dagli studenti di varie nazionalità (accolti dai sindaci di Lula, Onanì e Siniscola) della Summer Scholl in corso a Lodè.

La visita dei commissari ha riguardato il comparto minerario di blenda e galena, con trace di cadmio e argento, dismesso nel gennaio del 1997 e i giudizi sono stati estremamente positivi, Jutta Weber e Gail Bremmer, durante la visita alle gallerie a oltre 80 metri di profondità, hanno ascoltato le illustrazioni del direttore del sito minerario, Luca Loddo che ha evidenziato il lavoro dei minatori. «È qualcosa di grandioso – ha sostenuto Gail Bremmer all’sucita dal tunnel -. Era la prima visita che entravo in una miniera ed ero un po’ agitata, ma la gente mi ha fatto sentire a mio agio. E ora il risultato è davanti agli occhi di tutti: dobbiamo credere nel futuro». Altrettanto positivo il giudizio di Jutta Weber, colpita dal lavoro dei minatori: «Il progetto è molto importante, in particolare la proposta del Laboratorio di ricerca scientifica sulle onde gravitazionali».

Convinti sostenitori del rilancio di Sos Enattos sono il direttore Luca Loddo e il sindaco Mario Calia, che è anche componente del consiglio di amministrazione del Parco geominerario: «Andremo a intercettare il flusso turistico con la ricerca scientifica, affidando all'Igea il sottosuolo e la sicurezza della miniera». «Stiamo portando un elemento scientifico per dare una nuova vita al sito – ha sostenuto Francesco Muntoni –. Il fine è l’indotto occupazionale». «La peculiarità di sviluppo scientifica, unica e quasi rara con prospettiva sempre più interessante a livello nazionale e internazionale – è stata invece evidenziata dal professor Pillola che ha rimarcato il ruolo del Geoparco – con la riscoperta di testimonianze antiche». Prospettive certe ha dato il neo presidente Agus: «Coinvolgeremo le scuole e contatteremo le università per approfondire le tematiche e per una conoscenza mirata. Ora qui occorrono guide giovani e appassionate della nostra storia».



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