La Nuova Sardegna

Nuoro

bortigali 

Perdita d’acqua in strada «Intervenga Abbanoa»

di Piero Marongiu
Perdita d’acqua in strada «Intervenga Abbanoa»

BORTIGALI. Sembra una storia incredibile, ma è tutto vero. Mentre in gran parte dei comuni sardi l’acqua è razionata e si contano i danni per le campagne causati dalla mancanza d’acqua, nel paese del...

18 luglio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





BORTIGALI. Sembra una storia incredibile, ma è tutto vero. Mentre in gran parte dei comuni sardi l’acqua è razionata e si contano i danni per le campagne causati dalla mancanza d’acqua, nel paese del Marghine l’acqua, della rete, si perde nei tombini e nella strada. A nulla sono servite le telefonate ad Abbanoa perché inviasse gli operai per riparare una perdita apertasi una ventina di giorni fa nella via Galantuomo: l’acqua, diventata ormai un allegro ruscelletto, continua a fuoriuscire e a disperdersi. «Ho perfino avvisato i carabinieri, visto che da Abbanoa non è arrivato nessun segnale – ha detto Giuseppe Salaris, residente in quella via -. L’acqua esce vigorosamente e corre lungo la strada. Quasi non posso entrare neppure in casa senza portare dentro il fango che si è creato».

Migliaia di litri del preziosissimo liquido finiti nei pozzetti di scarico. Ma dare la colpa di uno stato di cose ormai incancrenito solo al gestore unico è un esercizio fin troppo facile: come sparare sulla croce rossa. Che Abbanoa non intervenga con sollecitudine quando viene segnalata una perdita d’acqua è un dato assodato. Tra tempi tecnici, preparazione delle autorizzazioni ai tagli stradali (che devono essere rilasciate dagli uffici tecnici comunali) e l’intervento sulla perdita, passa sempre troppo tempo e intanto che la burocrazia si nutre dei suoi tempi, migliaia di litri d’acqua finiscono nelle reti fognarie. Ma il vero responsabile della situazione è la vetustà delle reti, sulle quali si interviene soltanto quando si creano le perdite: le tubature, obsolete, sono diventate un vero e proprio colabrodo. C’è necessità di interventi atti alla sostituzione delle vecchie tubature con altre di nuova generazione, altrimenti non si risolve nulla. Con buona pace della crisi idrica e del costo delle bollette, sempre più salate, per un servizio che molto spesso lascia i rubinetti degli utenti a secco.

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative