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Nuoro

Lungomare, chiuso un tratto delle ringhiere

Lungomare, chiuso un tratto delle ringhiere

Siniscola, i vigili del fuoco intervengono nella frazione della Caletta. Fadda: «La tenuta sarà garantita»

20 luglio 2017
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SINISCOLA. Un nastro segnaletico è stato apposto nella giornata di martedì in un tratto della nuova ringhiera collocata sul lungomare della frazione marina di La Caletta. Interessata dall’azione dei vigili del fuoco – il cui intervento è stato sollecitato dall’esposto di un cittadino – la parte della struttura situata nei parcheggi a ridosso della foce del canale Vivarelli. Alcuni dubbi sulla tenuta della ringhiera circolavano da qualche giorno in rete attraverso la pubblicazione di video, fotografie e commenti.

Marco Fadda, assessore dei Lavori pubblici presente al sopralluogo di ieri, ha ribadito che «le ringhiere, a lavoro finito, avranno una loro certificazione che darà assoluta garanzia di tenuta. È stata delimitata soltanto l’ultima parte dove c’è un’unica piastra che non poggia. La prescrizione dataci dai vigili – ha proseguito – è stata quella di continuare a tassellare. Ma noi, già prima del loro intervento, abbiamo iniziato a rafforzare il cordolo. Non dei rattoppi, come si dice». Manifestato rammarico per l’esposto: «Chi l’ha fatto ha voluto soltanto attaccare la giunta e non era certamente preoccupato della sicurezza della struttura. Noi ora faremo l’accesso agli atti per capire cosa hanno verificato i vigili, ma siamo convinti della bontà del nostro operato. Sappiamo – ha concluso Fadda – che il lavoro ottimale consisteva nel togliere tutta la ringhiera, fare il cordolo e poi posizionare il manufatto. Ma ciò, in piena estate, avrebbe comportato la chiusura di tutta la strada per diversi giorni. Abbiamo quindi scelto la via della praticità garantendo la sicurezza. Oggi esistono prodotti e tecniche di lavoro certificati che consentono di lavorare in queste condizioni». Le discussioni legate alla sicurezza della ringhiera vanno avanti dalla legislatura scorsa. L'amministrazione Celentano è stata più volte sollecitata dalle opposizioni e da gruppi extraconsiliari come i “Cittadini in movimento”. I parapetti, nelle intenzioni degli amministratori di allora, avrebbero dovuto lasciare il posto ad un'opera architettonica da belvedere con annesso un percorso pedonale «con l’obiettivo di riqualificare l'intera area e di garantire la sicurezza, posto che la struttura metallica è collocata in un ambiente marino molto aggressivo».

Pd, Psi e indipendenti hanno recentemente ricordato che «l’ufficio tecnico dispone di un progetto preliminare architettonicamente valido per uscire definitivamente dalla precarietà». Prosegue intanto il dibattito sulla nuova opera: alcuni cittadini preoccupati della sicurezza dei bambini hanno evidenziato la potenziale pericolosità delle barre orizzontali che potrebbero fungere da scala. (m.p.)

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