La Nuova Sardegna

Nuoro

Macomer, il Consiglio di Stato dà il via libera all'inceneritore di Tossilo

Macomer, il Consiglio di Stato dà il via libera all'inceneritore di Tossilo

Ribaltata la sentenza del Tar. Insorgono associazioni ambientaliste contrarie al progetto

20 luglio 2017
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NUORO. La quarta sezione del Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza pronunciata un anno fa dal Tar Sardegna dando così il via libera al contestato nuovo inceneritore di Tossilo. Al tribunale amministrativo regionale si erano rivolte, per chiedere lo stop al progetto. le associazioni «Non bruciamoci il futuro», «Zero Waste Sardegna» e dell'Unione dei Comuni della Barbagia. I giudici di secondo grado hanno invece dato ragione al Consorzio industriale di Macomer, alla Regione e alla Tossilo Tecnoservice sottolineando, nel lungo e articolato dispositivo, «che non esiste una violazione del Piano regionale dei rifiuti che aveva stabilito una temporaneità dell'impianto di Tossilo».

Lo stesso Piano, spiega il Consiglio di Stato, «non stabiliva affatto che l'impianto di Macomer alla fine del periodo transitorio (fino alla realizzazione del termovalorizzatore di Sassari ndr) sarebbe stato certamente dismesso. Tale valutazione sarebbe spettata in un momento successivo all'Autorità d'ambito». Bocciato anche il ricorso incidentale sui problemi legati alla salute: l'incidenza dei tumori nella zona di Macomer, secondo i giudici romani, sarebbe nella norma. Insorgono le associazioni contrarie all'impianto, pur sottolineando il rispetto per le sentenze.

«Il revamping - commentano - non era previsto nella fase transitoria del Piano rifiuti, al contrario le delibere regionali attribuiscono a Tossilo un potenzialità non prevista nel sistema a due poli. Anche il mancato accoglimento del ricorso incidentale sui problemi della salute ci lascia sconcertati perché i trend di mortalità per tumore della Asl di Nuoro e quelli sull'incidenza del Registro tumori mostrano valori superiori nel Marghine rispetto ad altri distretti Asl». La battaglia legale andrà avanti: le associazioni ambientaliste hanno infatti impugnato davanti al Tar l'intero Piano dei rifiuti. Prende posizione anche l'opposizione in Consiglio regionale.

«Ricordiamo - dice il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni - che resta inattuato da oltre due anni un ordine del giorno del Consiglio che impone all'esecutivo di sospendere il progetto di 'revamping' fino all'attuazione di una campagna di monitoraggio sulle condizioni di salute delle popolazioni del Marghine. Il potenziamento di Tossilo è un'opera inutile - attacca - uno spreco di risorse».

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