La Nuova Sardegna

CARDEDU. La velocità corre sul filo. Anzi, sulla fibra ottica. Si aspetta solo di accenderla, quella fibra. I tempi? Rapidi. Almeno così ha assicurato Filippo Spanu, assessore regionale agli Affari generali che lunedì era a Cardedu per discutere sulle nuove frontiere delle comunicazioni e sui benefici che la nuova rete può portare, specialmente nelle comunità dell’interno. Nell’incontro – promosso dall’amministrazione comunale targata Matteo Piras, al quale hanno preso parte anche il consigliere regionale Franco Sabatini e i rappresentanti del mondo produttivo ogliastrino – è emerso il quadro generale delle telecomunicazioni che viaggiano su banda ultra larga. I soldi a disposizione sono tanti: 56 milioni di euro per interventi in corso di attuazione su 313 paesi della Sardegna. Lavori già conclusi in 33 di essi. Tra questi, oltre Cardedu, anche Arzana, Esterzili, Loceri, Lotzorai, Talana e Triei. Tra settembre e dicembre arriveranno a compimento anche le reti di altri 93 comuni e, contemporaneamente, saranno aperti tutti i restanti cantieri. Fine dell’intervento: giugno 2018. Ventidue i comuni ogliastrini coinvolti, 6 dei quali hanno già effettuato il collaudo; 7 hanno dato l’avvio ai cantieri, mentre nei restanti 9 le opere verranno avviate appena conclusa la fase della progettazione. E se Spanu ha sottolineato l’importanza di «garantire livelli alti di connettività nelle aree rurali e nelle zone svantaggiate, così da creare nuove forme di sviluppo per le imprese», il primo cittadino di Cardedu, Matteo Piras, insiste sull'urgenza e la necessità di aumentare l’offerta per i comuni: «Abbiamo intere zone a mare dove manca totalmente ricezione telefonica e segnale televisivo. È fondamentale poter disporre di una connessione stabile, soprattutto dove sono presenti attività ricettive, imprese e aziende che faticano a lavorare in queste situazioni».