La Nuova Sardegna

Nuoro

Torpè, la conta dei danni: in fumo 120 ettari di bosco

di Sergio Secci
Torpè, la conta dei danni: in fumo 120 ettari di bosco

Questa è la prima stima a pochi giorni dall’ennesimo incendio in Baronia Sta meglio Fabrizio Argiolas, ustionato nel tentativo di salvare il suo gregge

28 luglio 2017
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TORPÈ. Una distesa nera che partendo dall’abitato della frazione di Villanova scende sino alla fascia perimetrale al confine con il comune di Siniscola. Ecco cosa resta del maestoso bosco che sino all’altro ieri era l’orgoglio del paese, una foresta ricca di fonti e fauna selvatica che decenni di cure degli operai del paese prima sotto la direzione dell’ispettorato Forestale, poi dell’ente Foreste e Forestas, avevano curato e salvaguardato. È bastato un attimo di follia purtroppo, per ridurre tutto in cenere, un gesto che è stato pesantemente condannato dall’intero paese e la speranza è che gli investigatori riescano a metter le mani addosso all’incendiario.

Le fiamme, oltre che distruggere circa 120 ettari di bosco (a tanto ammonta una prima stima in attesa di perimetrare l'area con il Gps), hanno rischiato anche di provocare una vittima, si trova infatti sempre ricoverato in ospedale a Sassari Fabrizio Argiolas, figlio e nipote di allevatori che hanno l’ovile a Locchillai-Muntonein agro di Siniscola e che al momento in cui si è sviluppato il rogo si trovava all’interno dell’ovile a mungere. Il giovane ha cercato di salvare il suo bestiame e l’azienda ma nel far ciò, si è procurato rimasto ustionato alle braccia e alla testa, soccorso da alcuni agenti del corpo forestale di Siniscola, è stato preso in consegna da un ambulanza del 118 e trasportato al centro grandi ustionati. A visitarlo oltre a partenti e amici, a Sassari è arrivato anche il presidente della Coldiretti, Battista Cualbu che ha voluto portare al giovane la vicinanza dell’associazione e di tutto il mondo agricolo alle prese in questo periodo con il problema della siccità e degli incendi.

«Gli allevatori sono in prima linea nella lotta agli incendi e spesso, messi in condizione di rischiare la loro stessa vita per salvare gli animali, Fabrizio ha rischiato grosso a causa di un azione vigliacca». Solidarietà all’allevatore siniscolese anche da parte del sindaco Gianluigi Farris e di tutti i consiglieri. «Condanniamo fermamente l’episodio e siamo vicini a Fabrizio e alla sua famiglia, chi ha appiccato l’incendio a Torpè, non ha penato che la sua azione oltre che creare un danno inestimabile al patrimonio boschivo, poteva portare lutti nelle nostre comunità, auspichiamo – conclude Farris – che il responsabile venga presto individuato e auguriamo a Fabrizio una pronta guarigione ed un rapido rientro a casa».

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