La Nuova Sardegna

Nuoro

«Senza treni veloci sempre più isolati»

di Fancesco Pirisi
«Senza treni veloci sempre più isolati»

Il comitato Trenitalia Nuorese: «Il ministro deve ascoltarci»

31 luglio 2017
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NUORO. Passa il Tirreno la petizione del comitato civico Trenitalia Nuorese per il potenziamento dei collegamenti ferroviari nella provincia di Nuoro, con la realizzazione di linee a scartamento ordinario. L’organismo ha chiesto un incontro al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, nel quale esporre il progetto di potenziamento ferroviario. Missiva recapitata anche a Trenitalia, titolare dei collegamenti sui treni nell’intero territorio nazionale, ma i cui servizi non toccano il capoluogo della Barbagia.

Il comitato Il presidente del comitato, Claudio Solinas: «Lo scopo è quello di spiegare al rappresentante del governo la precaria situazione dei collegamenti nella nostra provincia e gli effetti negativi che le carenze suddette hanno avuto e continuano ad avere nei programmi per uno sviluppo effettivo». Dall’avvocato nuorese un messaggio anche all’azienda ferroviaria: «Crediamo che Trenitalia possa guardare con interesse a una presenza maggiore nella nostra provincia, soprattutto nella prospettiva di un collegamento mediano tra la costa occidentale e quella orientale, entrambe caratterizzate dalla presenza di flussi turistici importanti». Il primo obiettivo del comitato è l’abbandono dello scartamento ridotto sulla Macomer-Nuoro, gestito dall’Arst, che tuttavia sarebbe propensa a cedere la linea al vettore nazionale, se questi volesse investire nella Sardegna centrale.

Le proposte Il comitato, per l’intervento infrastrutturale di avvio, propone anche opere e soluzioni. Prima di tutto, stop al collegamento storico e diretto tra Nuoro con Macomer e spazio a un innesto a Borore con la linea dei treni dello scartamento ordinario. Una bretella di una decina di chilometri attraverso la quale collegare in modo veloce Nuoro proprio con le tratte ferroviarie di Trenitalia, per Cagliari, Sassari e Olbia. L’ipotesi è stata presentata martedì scorso a Cagliari, durante una riunione nella sede dell’Arst, l’azienda regionale che gestisce nell’isola i collegamenti dei treni a scartamento ridotto. Incontro chiesto proprio dai responsabili del comitato, che negli ultimi mesi hanno raccolto oltre diecimila firme a sostegno della petizione sui trasporti ferroviari. Sottoscrizioni già inviate alla Regione, alcune siglate da professionisti e imprenditori che proprio nella carenza dei collegamenti vedono un limite o addirittura un impedimento a poter operare e investire in Sardegna.

L’incontro Un incontro quello con l’Arst già operativo, anche per la presenza al tavolo, insieme ai dirigenti dell’azienda, di Gianfranco Fancello, ingegnere nuorese, a capo del Centralabs, ufficio di competenza della Sardegna sui trasporti. Il resoconto di Claudio Solinas, l’avvocato che guida il comitato: «La prima notizia data dall’Arst è che i tempi di percorrenza sulla Macomer-Nuoro saranno ridotti dagli attuali 90 minuti a circa 50 già con i lavori ora in esecuzione e l’entrata in esercizio dei due nuovi trenini». Sull’effettivo cambio di passo della ferrovia in provincia e l’inserimento di Nuoro nella rete dei collegamenti primari, l’intervento considerato oggi fattibile dall’Arst è quello di una bretella tra l’area di Silanus-Lei e Borore: «Si eviterebbe così l’ingresso di Macomer che rallenta i tempi di percorrenza», spiega ancora Solinas. La missione del comitato è però molto più alta. Porta in sé la rivendicazione al diritto di mobilità di un’intera provincia, che deve ancora accontentarsi di una ferrovia realizzata nel 1889, al tempo dei Savoia e della costruzione di una serie di strade ferrate in un’isola che ne era priva. Appetito di collegamenti cresciuto negli ultimi mesi in relazione con la destinazione alla Regione di 400 milioni dello Stato per le ferrovie. Per le risorse però nessuna previsione di spesa in provincia di Nuoro, ha denunciato il comitato: «Una cosa gravissima e intollerabile», è stato il commento dell’avvocato Solinas dieci giorni fa durante un’audizione a Nuoro in Consiglio comunale, che ha visto la presentazione di un ordine del giorno sul problema dei trasporti da parte del consigliere del Pd, Leonardo Moro, poi approvato all’unanimità dall’assemblea. «La Regione, con l’ormai ex assessore dei Trasporti, Massimo Deiana – dice ancora Solinas – ha giustificato la scelta col fatto che per portare allo scartamento ordinario i 57 chilometri della linea Macomer-Nuoro servirebbero 900 milioni di euro, con una spesa per chilometro di oltre 16 milioni. Cosa non vera, come conferma la comparazione con interventi simili fatti sia nella Penisola, sia all’estero, a iniziare dalla Spagna».

Le richieste La posizione e le stime del comitato hanno avuto un primo conforto proprio nel recente incontro di Cagliari, dove le cifre della spesa sono state ridimensionate e portate a 4,5 milioni per chilometro. Dati che serviranno per il prosieguo della vertenza e in particolare per essere illustrati all’incontro col ministro Delrio. Fermo restando che per il momento l’azione rivendicativa si gioca prima di tutto nell’isola. Nonostante la ripartizione data per chiusa, l’obiettivo resta quello di ottenere una fetta dei 400 milioni trasferiti a Cagliari da Roma. «Chiediamo una ripartizione equa e un quarto delle risorse, in una distribuzione tra le quattro province storiche», è stata la conclusione in Consiglio comunale di Leonardo Moro. «Non possiamo continuare a sopportare una politica che penalizza Nuoro a vantaggio dei due poli forti e sviluppati di Cagliari e Sassari».

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