La Nuova Sardegna

Nuoro

Legò un petardo a un gabbiano e lo fece esplodere in volo: condannato a 22 mesi

Il petardo sul collo del gabbiano
Il petardo sul collo del gabbiano

Il pescatore 26enne riprese tutta la scena e postò il video su Youtube, il giudice ha aggiunto anche la misura di un anno e mezzo di libertà vigilata

01 agosto 2017
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NUORO. Pena esemplare per Danilo Fadda, il pescatore di Siniscola, di 26 anni, che due anni fa, per gioco, legò un petardo al collo di un gabbiano e poi lo lasciò libero di volare. Il volatile esplose in cielo mentre il pescatore riprendeva tutta la scena col suo telefonino. Il video, postato anche su Youtube, fece migliaia di visualizzazioni.

  Il gip Claudio Cozzella del tribunale di Nuoro - al termine del rito abbreviato - ha condannato il giovane a 1 anno e 10 mesi di reclusione. Non solo. Alla pena detentiva il giudice ha aggiunto anche la misura di sicurezza della libertà vigilata per un anno e mezzo, dal momento che lo ha ritenuto socialmente pericoloso.

Il pescatore è stato inoltre condannato al risarcimento nei confronti dell'Enpa, l'ente nazionale di protezione degli animali, che si è costituito parte civile, con una provvisionale di 5mila euro. «Siamo molto soddisfatti - ha commentato ieri dopo la lettura del dispositivo Claudia Ricci, l'avvocato responsabile dell'ufficio legale dell'ente di protezione degli animali - Quella del giudice di Nuoro è una sentenza che farà storia. Spesso le pene per chi uccide gli animali sono molto più basse. Ero convinta che l'imputato se la sarebbe cavata solo con qualche mese di reclusione, anche grazie al rito abbreviato. Ma il giudice è partito dal massimo della pena e gli ha inflitto, giustamente, una pena esemplare. Quello del pescatore è stato un gesto atroce, di una crudeltà inaudita, che ha scosso l'opinione pubblica. È una persona pericolosa».

Che Danilo Fadda sia pericoloso, lo ha sentenziato anche il giudice, che ha disposto per il giovane anche la libertà vigilata. «Con questa condanna il magistrato ha sottolineato la gravità della condotta dell'imputato e l'allarmismo che destano episodi simili - ha continuato l'avvocato Ricci - Una persona che compie gesti così crudeli contro un animale è capace anche di gesti efferati contro le persone. Non sono bravate, sono condotte pericolose. Ancora più gravi se l'autore, come in questo caso, si vanta di aver commesso un gesto orribile, addirittura pubblicando un video su Youtube».

Ma cosa aveva fatto scatenare la furia del pescatore siniscolese? «Il gabbiano si era posato sull'imbarcazione con la quale il marinaio era uscito a pescare - ha ricordato il legale - Non so cosa gli sia passato in quel momento nella testa. Fatto sta che, dopo averlo immobilizzato, ha legato al collo del gabbiano un potente petardo, quasi una piccola bomba. Poi ha acceso la miccia e lo ha lasciato libero di volare. Il gabbiano è esploso in volo, dilaniato dalla forza del petardo».

Il proprietario del peschereccio, di stanza a La Caletta, un mese fa è stato condannato dalla guardia costiera a pagare una sanzione di 10mila euro. (g.z. e s.s.)

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