La Nuova Sardegna

BOLOTANA. È durata tre giorni la latitanza di Giampiero Fadda, l’allevatore 53enne di Bolotana che sabato scorso, 29 luglio, poco prima della mezzanotte, al culmine di un diverbio nato all’interno di un bar, in via Stazione, ha sparato all’operaio edile Roberto Pani, 39 anni, ferendolo alla coscia sinistra e all’inguine. L’uomo è stato arrestato l’altro ieri nelle campagne di Bolotana. Subito dopo il fatto, Giampiero Fadda si era dato alla fuga a piedi, dopo avere parcheggiato la sua motocarrozzetta Ape davanti a casa sua, poco distante dal luogo dove è avvenuto il fatto. Le indagini e le ricerche messe in atto dai carabinieri del nucleo operativo di Ottana e dai loro colleghi della stazione di Bolotana, al comando del maresciallo maggiore, Antonio Laezza, che ha coordinato tutte le operazioni, sono arrivate a buon fine nella serata di martedì scorso, primo agosto, quando Giampiero Fadda è stato localizzato e arrestato in una zona impervia della montagna di Bolotana, in località “Su nodu ’e Fraeddu”, nei pressi della strada di “Pedra Longa” che collega la parte alta del paese con la zona montana. L’uomo era nascosto in un anfratto tra le rocce. Alla vista dei militari si è fatto ammanettare senza opporre alcuna resistenza. Nessuna traccia, invece, della pistola, pare una 7.65, utilizzata dall’allevatore per sparare a Roberto Pani.

È probabile che l’arma, detenuta illegalmente, sia stata fatta sparire o nascosta da qualche parte del costone roccioso in cui Fadda ha probabilmente trascorso i tre giorni di latitanza. Dopo le formalità di rito nella caserma dei carabinieri di Bolotana, l’allevatore è stato associato alla casa circondariale di Massama a disposizione del magistrato che conduce le indagini. Sul suo capo pende la pesante accusa di tentato omicidio. La vittima della sparatoria, intanto, è fuori pericolo.