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Oloè, Capelli interroga il ministro
«Stato e Regione trovino soluzioni rapide». Oggi vertice a Cagliari
03 agosto 2017
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OLIENA. Annunciato per ieri, è slittato a questa mattina l’incontro tra l’assessore regionale ai lavori pubblici Balzarini e sindaci di Oliena, Dorgali e Orgosolo programmato per trovare una soluzione che porti alla riapertura del ponte di Oloè sulla provinciale 46, che collega Oliena con Dorgali. Alla riunione saranno presenti anche rappresentanti della Provincia e funzionari dell’Anas.
Sul caso intanto prende posizione il deputato Roberto Capelli del Centro democratico. «La vicenda del ponte di Oloè – sostiene – è incredibile, surreale. Non è accettabile in un Paese civile buttare risorse per costruire ponti che alle prime piogge si sfaldano. Al danno per i cittadini, che restano isolati, si aggiunge la beffa di buttare i pochi fondi statali arrivati al Nuorese». Sul caso, Capelli ha presentato un’interrogazione urgente al ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio. «Il ponte di Oloè ha subìto danni gravissimi a fine 2013 a seguito di un ciclone, costato la vita all’agente di Polizia Luca Tanzi. Si sono spesi 2,9 milioni di euro per la sua parziale ricostruzione, salvo poi chiuderlo di nuovo per il maltempo. Poi è intervenuta la Provincia di Nuoro, che nel giugno 2016 dopo una verifica tecnica ha consentito il transito dei mezzi solo per un carico ridotto per corsia e distanziati l’uno dall’altro, a condizione di frequenti ispezioni, in particolare dopo eventi climatici eccezionali. Ma già nel gennaio 2017 il ponte è stato nuovamente chiuso, ancora per un maltempo che ci si ostina a considerare eccezionale, ma che non lo è. A questo punto – dice Capelli – chiediamo al Ministro Delrio di assumere il ruolo di stimolo per giungere ad una soluzione concordata anche con la Giunta regionale sarda che, anche in questo caso, dimostra di essere lenta ed inefficace».
Sul caso intanto prende posizione il deputato Roberto Capelli del Centro democratico. «La vicenda del ponte di Oloè – sostiene – è incredibile, surreale. Non è accettabile in un Paese civile buttare risorse per costruire ponti che alle prime piogge si sfaldano. Al danno per i cittadini, che restano isolati, si aggiunge la beffa di buttare i pochi fondi statali arrivati al Nuorese». Sul caso, Capelli ha presentato un’interrogazione urgente al ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio. «Il ponte di Oloè ha subìto danni gravissimi a fine 2013 a seguito di un ciclone, costato la vita all’agente di Polizia Luca Tanzi. Si sono spesi 2,9 milioni di euro per la sua parziale ricostruzione, salvo poi chiuderlo di nuovo per il maltempo. Poi è intervenuta la Provincia di Nuoro, che nel giugno 2016 dopo una verifica tecnica ha consentito il transito dei mezzi solo per un carico ridotto per corsia e distanziati l’uno dall’altro, a condizione di frequenti ispezioni, in particolare dopo eventi climatici eccezionali. Ma già nel gennaio 2017 il ponte è stato nuovamente chiuso, ancora per un maltempo che ci si ostina a considerare eccezionale, ma che non lo è. A questo punto – dice Capelli – chiediamo al Ministro Delrio di assumere il ruolo di stimolo per giungere ad una soluzione concordata anche con la Giunta regionale sarda che, anche in questo caso, dimostra di essere lenta ed inefficace».
