La Nuova Sardegna

Nuoro

Gasdotto a Macomer sì alla valutazione di impatto ambientale

Gasdotto a Macomer sì alla valutazione di impatto ambientale

I tecnici entreranno nei fondi privati per le misurazioni  La condotta collegherà la Sardegna da nord a sud  

04 agosto 2017
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MACOMER. Parte la procedura autorizzativa per la realizzazione di una condotta di trasporto del gas che collegherà la Sardegna da nord a sud passando per Macomer, dove sono previste diramazioni verso Ottana e Nuoro e probabilmente verso la Planargia. La società “Gasdotti Italia” ha richiesto l’attivazione della procedura di valutazione di impatto ambientale (Via) per il progetto “Sistema trasporto gas naturale Sardegna-sezione centro nord”, autorizzazione che è prevista per l’installazione di oleodotti e gasdotti con la lunghezza complessiva superiore ai 20 chilometri.

Nel tratto del territorio del Marghine riguarda i comuni di Sindia, Macomer, Borore, Dualchi, Noragugume e Bolotana. Riguarda inoltre Ottana, Orani, Oniferi e Nuoro e a sud di Macomer i territori di Norbello, Abbasanta e Paulilatino. A Campeda attraversa l’area Sic. Percorre inoltre le Zps (Zone di protezione speciale di Campeda e di Macomer-Borore. «Si tratta – è spiegato nella realizzazione – della seconda fase di realizzazione di una dorsale di trasporto gas, costituita da una serie di metanodotti, per la Regione Sardegna. Il tracciato (4 tronchi) della condotta ha un’estensione di circa 208 chilometri avente 2 dorsali principali, una bretella e un allaccio».

Il progetto comprende gli impianti per l’allacciamento alle reti cittadine di distribuzione che, in questo caso, interessa anche Nuoro.

All’albo pretorio del comune di Macomer e dei comuni della zona interessati, è in pubblicazione il decreto prefettizio che autorizza i tecnici incaricati dalla società Snam rete Gas ad accedere ai fondi di proprietà privata che ricadono nei territorio interessati al tracciato del gasdotto per procedere con misurazioni e rilevazioni. Il decreto spiega che l’accesso dei tecnici è indispensabile «per procede alle operazioni planimetriche e alle altre operazioni preparatorie per la preparazione dei progetti del gasdotto in argomento».

Il progetto prevede la diramazione verso Ottana e Nuoro con la realizzazione di una stazione in territorio di Borore e la possibile estensione verso Suni con stazione in territorio di Sindia. La diramazione servirà la zona industriale di Ottana. La dorsale principale che attraversa il territorio di Borore, Sindia e Macomer e l’intera area di Campeda ha un diametro di 16 pollici (circa 400 millimetri). In territorio di Sindia interseca la strada che collega in paese alla ss. 129bis e la ferrovia. Qui, quando e se si farà, è prevista la stazione di diramazione per la Planargia. Poi il tracciato devia verso sud-est in direzione di Macomer, che però non tocca in quanto passa a circa due chilometri dalla periferia. Punta quindi verso Borore dove, ai confini col territorio di Santu Lussurgiu è prevista la stazione di derivazione della bretella per Ottana e Nuoro. L’area industriale di Tossilo è tagliata fuori. Il gasdotto e la derivazione per Nuoro passano a una certa distanza, per cui senza un apposito collegamento non sarà possibile servirla. Lo stesso vale per l’abitato di Macomer, dove negli anni scorsi era iniziata la realizzazione della rete urbana del gas. (t.g.t.)

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