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Centro rimpatri, continuano le polemiche

MACOMER. No all’apertura del centro rimpatri (Cpr) a Macomer. Lo chiedono in un comunicato congiunto il Movimento cristiano forza popolare, Destra sociale Sardegna, Fratelli d’Italia, A Destra per...

06 agosto 2017
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MACOMER. No all’apertura del centro rimpatri (Cpr) a Macomer. Lo chiedono in un comunicato congiunto il Movimento cristiano forza popolare, Destra sociale Sardegna, Fratelli d’Italia, A Destra per Macomer e Giovani Forza Italia. «Manifestiamo con forza il nostro totale disappunto nei confronti della decisione del sindaco di non chiamare la popolazione ad una consultazione refendaria, come tra l’altro previsto dallo statuto del Comune e dal momento che si sarebbe ancora entro i termini stabiliti dalla legge per chiedere se la popolazione è d’accordo all’apertura del centro permanenza e rimpatrio – si legge nel comunicato –. Sottolineiamo il nostro sdegno nei confronti di una decisione che sa più di imposizione alla città in barba a quanto stabilito dal decreto Minniti. A questo si aggiunge la farsa della delibera votata dalla maggioranza per attribuire al sindaco la facoltà di proseguire le consultazioni, laddove è la legge stessa che individua il sindaco come diretto interlocutore di Prefettura e Ministero». Movimenti e partiti firmatari del documento definiscono «incomprensibile» la scelta del Cpr a Macomer in quanto non riapre il carcere. Sostengono inoltre che in base al decreto Minniti, aderendo allo Spar, cosa che il Comune ha fatto, scatta la «clausola di salvaguardia che rende esenti da altre forme di accoglienza i comuni che appartengono alla rete o che abbiano già formalizzato la volontà di aderirvi». Il documento spiega ancora che l’uso del carcere come Cpr non porta niente alla città, semmai crea problemi. Sottolinea inoltre che tra Sprar, Cpr e Motel, dove è previsto un centro accoglienza per 130 migranti e forse di più, Macomer dovrebbe farsi carico dell’accoglienza di circa 300 profughi il cui inserimento nel contesto cittadino potrebbe creare seri problemi di inserimento e convivenza.

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