La Nuova Sardegna

GAIRO. «Il Tar Sardegna ha accolto l’istanza cautelare richiesta da Baia di Gairo e ha sospeso l’ordinanza del sindaco Piras tesa a far rimuovere entro soli tre giorni ostacoli e recinzioni che, a suo dire, impediscono l’accesso nei terreni da lui erroneamente definiti di proprietà comunale, ma, in realtà di chiara proprietà privata». A parlare è il capogruppo consiliare comunale di opposizione, Roberto Marceddu, che spiega come la minoranza avesse già definito l’ordinanza inopportuna. E questo – precisa Marceddu – alla luce di quanto espresso da Baia di Gairo, che risulta disponibile da subito ad affrontare e risolvere il problema del salvataggio a mare e che intende onorare gli accordi verbalizzati davanti al giudice di Lanusei con la transazione del 2006, quando le parti rinunciarono a una qualsiasi pretesa e rivendicazione per approvare il Puc e presentare una nuova Lottizzazione in linea con il Ppr».

L’ex sindaco gairese fa rilevare: «Accordi che oggi sembrerebbero traditi dal nuovo primo cittadino, con lo spettro dei nuovi incombenti contenziosi civili, amministrativi e penali da porre a carico della nostra comunità». (l.cu.)