La Nuova Sardegna

NUORO. Una transenna spostabile in pochi secondi ogni trenta metri di percorso, un addetto anti-incendio ogni 250 spettatori, il calcolo preciso del numero di presenze che si potrebbero accumulare lungo le vie dove passeranno i cavalli e i gruppi in costume, svariati megafoni sparsi in corrispondenza delle vie di fuga, i nomi dei tecnici che possano certificare, tra gli altri aspetti, anche la capacità di resistenza delle transenne alle eventuali spinte che possono essere esercitata da una folla impazzita.

I fatti di Torino – quelle centinaia di feriti di qualche mese fa in piazza San Carlo al termine della finale di Champions – hanno lasciato il segno anche nel cuore della Barbagia e in particolare sullo svolgimento della prossima sfilata del Redentore. Pochi minuti prima delle 14 di ieri, infatti, al termine di una seduta fiume durata quattro ore, il comitato per l’ordine e la sicurezza convocato dal prefetto Carolina Bellantoni ha approvato sì, il progetto proposto dal Comune per lo svolgimento dell’evento, ma lo ha promosso con una riserva. Dove per “riserva” si deve intendere l’aggiunta, entro breve, di un mucchio di documenti, integrazioni, il rispetto di nuove prescrizioni, che ieri mattina hanno tenuto banco a lungo nel palazzo del governo in via Deffenu.

Relegate al libro dei ricordi spiacevoli le polemiche che l’anno scorso aveva infiammato i rapporti tra Comune e cavalieri, il pacchetto delle manifestazioni previste per il Redentore 2017 quest’anno si gioca tutto sul continuo, e non sempre agevolissimo, rapportarsi alle più recenti norme di sicurezza: l’ormai celebre “circolare Gabrielli” ma non solo.

Certo è che, per diverse ragioni, a cominciare dagli insegnamenti derivati dal disastro di piazza San Carlo a Torino, quella che andrà in scena il prossimo 27 agosto, dalla mattina con la sfilata sino alla sera inoltrata con lo spettacolo folk al Quadrivio, sarà di sicuro l’edizione del Redentore più a norma, e a norma di sicurezza.

Prefettura, ma anche rappresentanti della questura, e dei vigili del fuoco, presenti ieri mattina al comitato, del resto, sono stati piuttosto chiari con il Comune e con i cavalieri che quest’anno hanno proposto di organizzare anche le pariglie nel pomeriggio: o, entro una decina di giorni, ognuno per la quota che gli compete porterà nuovi documenti, atti e certificati che attestino un evento sicuro e rispondente ai crismi di legge, oppure il comitato potrebbe bocciare l’evento e bloccare tutto. Per la sfilata dei costumi, comunque, il comitato ha già «espresso parere favorevole sul progetto proposto» dal Comune e dall’assessore comunale al Turismo Marcello Seddone. Solo, ha chiesto, che l’ente fornisca al più presto un discreto numero di documenti. Un nutrito elenco di atti che attestino, tra gli altri punti, il rispetto di un mucchio di vecchie e nuove prescrizioni. La richiesta di questi nuovi documenti riguarda non solo la sfilata ma anche le pariglie proposte, come novità assoluta, dall’associazione Amazzoni e cavalieri di Nuoro, presieduta da Giovanni Mossa. Anche per le pariglie, dunque, l’eventuale via libera definitivo potrà arrivare non prima della prossima seduta del comitato per l’ordine e la sicurezza. Tra le richieste fatte agli organizzatori c’è anche il calcolo esatto delle presenze lungo il percorso in viale Costituzione, un bagno chimico per gli spettatori che sono affetti da disabilità, la presentazione del progetto “in sezione”.

E così, dalle 14 di ieri, quando la seduta del comitato si è conclusa, sia per il Comune sia per i cavalieri sono cominciate nuove ore di impegno e fatica per procurare tutti gli atti chiesti in prefettura. Non appena i documenti arriveranno al palazzo del governo, i componenti del comitato faranno un sopralluogo lungo il percorso della sfilata, e dei cavalieri. Anche quest’anno la sfilata si terrà di mattina, domenica 27. Mentre la feste religiosa, da sempre, si celebra il 29 agosto.