La Nuova Sardegna

Nuoro

«Redentore, la grande festa dell’isola»

«Redentore, la grande festa dell’isola»

Nuoro, presentato il ricco programma della 117esima edizione, dal 20 al 29 agosto. Piano di sicurezza inedito per la città

12 agosto 2017
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NUORO. Sarà un Redendore “blindato” quello di quest’anno. Varchi e transenne per evitare sovraffollamenti rischiosi, corridoi di fuga, divieto di vendere bibite in contenitori di vetro, altoparlanti per trasmettere messaggi in caso di emergenza. Il Redentore 2017, giunto alla 117esima edizione, sarà ricordato come la prova generale in Sardegna di un piano di sicurezza e di evacuazione in caso di incidenti o di episodi di panico collettivo sulla scia del recente avvenimento di Torino (con una vittima e centinaia di feriti). «Non c’è nessuna minaccia sulla festa del Redentore», ha precisato ieri l’assessore al Turismo Marcello Seddone, ma è evidente che la festa delle feste di Nuoro sarà l’occasione per sperimentare un piano generale per i grandi eventi. La festa del Redentore, infatti, è uno dei grandi eventi dell’isola, insieme alla festa di Sant’Efisio, a Cagliari, e alla Sartiglia di Oristano. Due giorni fa il Comitato provinciale per la Sicurezza – composto da rappresenti della questura e dei vigili del fuoco – ha dato il via libera al progetto proposto dal Comune e dall’assessorato al Turismo.

«È stato un lavoro complicato, ma necessario per garantire la sicurezza delle persone – ha detto l’assessore Marcello Seddone durante la conferenza stampa che si è svolta ai piedi della statua del Redentore, in cima al monte Ortobene – Sarà una festa bellissima, nel segno della tradizione».

Il programma. Si comincia domenica 20, alle 18, con il Carnevale estivo: le maschere tradizionali di tutta la Sardegna sfileranno da piazza Sardegna fino a piazza Sebastiano Satta. Si prosegue domenica 27 con l’appuntamento clou, quello più atteso dai turisti: la sfilata dei costumi tradizionali della Sardegna. I figuranti partiranno alle 10 da viale del Lavoro, percorreranno via Lamarmora, corso Garibaldi, piazza Mazzini, via Monsignor Bua fino a piazza Santa Maria della Neve dove ci sarà la benedizione del vescovo. A mezzogiorno ci sarà anche la sfilata dei cavalieri provenienti da tutta la Sardegna con la rappresentanza dell’Arma dei carabinieri. La giornata si conclude alle 19 con il Festival regionale del folklore, allo stadio Frogheri: sul palco tutte le voci più belle dell’isola. La festa del Redentore si conclude martedì 29 con il pellegrinaggio religioso. Si parte alle 6 del mattino dalla Cattedrale e si sale su per il monte Ortobene dove nel parco, alle 11, sarà celebrata la messa cantata dai cori nuoresi. Alle 12 la processione dei fedeli continuerà lungo l’anello del parco dell’Ortobene per rendere omaggio alla statua del Redentore, costruita nel 1901 dallo scultore Vincenzo Jerace.

Il museo è servito. Anche quest’anno l’amministrazione ha cercato di coniugare tradizioni e promozione turistica, «per coinvolgere anche ristoratori e commercianti nel progetto», ha detto l’assessore Seddone.

Sabato 26 e domenica 27 i nuoresi e i visitatori che prenoteranno negli alberghi aderenti o pranzeranno nei ristoranti e nelle pizzerie del circuito potranno usufruire del biglietto ridotto per l’ingresso al museo Ciusa, al Man, al museo del Costume e alla casa-museo di Grazia Deledda. «Per conoscere l’elenco dei ristoranti e delle attività che hanno aderito all’iniziativa basta cliccare sul sito www.redentorenuoro.it oppure sulla pagina Facebook RedentoreNuoro». E non finisce qui. «Quest’anno abbiamo cercato di coinvolgere tutte le associazioni cittadine per la realizzazione di eventi collaterali in modo da non limitare i festeggiamenti solo a quelli organizzati dall’amministrazione – ha spiegato Marcello Seddone – in quest’ottica l’amministrazione, insieme alle attività commerciali, ha organizzato la “Notte bianca”, in programma il primo settembre in via Lamarmora, corso Garibaldi e via Roma».

Ieri il sindaco Andrea Soddu non era presente alla conferenza stampa, ma in un messaggio ha ricordato che «la festa del Redentore rappresenta l’anima di tutta l’isola, un’isola aperta al mondo». (g.z.)

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