La Nuova Sardegna

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«Qui si utilizzano cure innovative»

«Qui si utilizzano cure innovative»

Barisardo, la testimonianza di un paziente: «La sanità resti di primo livello»

15 agosto 2017
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BARISARDO. La sua testimonianza vale più di mille slogan. Italo Tascedda pensionato di Barì Sardo è tra i più convinti sostenitori dell’attribuzione del primo livello all’ospedale di Lanusei. Al Nostra signora della Mercede, l'uomo, 64 anni, viene curato per una patologia tumorale al polmone con gli ultimi ritrovati della ricerca medica. «Per la prima volta in Sardegna – è accaduto che un paziente affetto da Nsclc in fase avanzata abbia ricevuto la prima somministrazione di Pembrolizumab, farmaco innovativo recentemente introdotto nella pratica italiana dopo approvazione da parte dell’Aifa» fa sapere Tascedda raccontando la sua esperienza che vuole essere un monito contro le ipotesi di un ridimensionamento dei servizi sanitari in Ogliastra in vista della Riforma della rete ospedaliera regionale che, in Ogliastra, prevede un ospedale di base rinforzato. «È accaduto nei giorni scorsi , - continua il paziente - a Lanusei, in un centro ospedaliero “del territorio” che, di periferico ha, evidentemente, solo la posizione geografica». Per Tascedda il fatto che il presidio ogliastrino abbia saputo stare al passo coi tempi garantendo ai propri assistiti le cure migliori e più efficaci è il risultato di un lavoro di gruppo ben collaudato tra Direzione sanitaria, Servizio farmaceutico e Oncologia, «Ormai da anni – sottolinea a riguardo il pensionato – lavorano con entusiasmo e senza sosta per offrire ai propri pazienti l’assistenza attesa e dovuta, garantendo ben oltre i livelli minimi assistenziali ma, anzi, comportandosi a tutti gli effetti come un vero e proprio centro ospedaliero di riferimento per tutto il territorio ogliastrino e non solo». Secondo la testimonianza, nonostante il difficile periodo di contenimento dei costi e di razionalizzazione delle risorse, l'ospedale di Lanusei si muove in controtendenza.

«Questo dimostra ancora una volta che tutto è possibile quando al centro del sistema vengono posti il paziente e la salute» incalza Italo Tascedda che chiude la sua testimonianza con una richiesta. (g.f.)

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