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la storia 

Una lunga diatriba mai risolta che ha origine nel 1971

Una lunga diatriba mai risolta che ha origine nel 1971

NUORO. È il 9 gennaio 1971 quando il Comune di Nuoro inoltra all’impresa Focanti una raccomandata nella quale la invita a provvedere alla messa in sicurezza della strada che a causa di avversità...

15 agosto 2017
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NUORO. È il 9 gennaio 1971 quando il Comune di Nuoro inoltra all’impresa Focanti una raccomandata nella quale la invita a provvedere alla messa in sicurezza della strada che a causa di avversità meteorologiche presenta numerosi cedimenti. La strada rimane aperta al traffico con evidenti rischi. Il 13 febbraio 1971 il Comune, dopo aver effettuato un sopralluogo in loco, accerta che l’impresa ha collocato delle barriere metalliche in modo arbitrario e non conformi a quanto stabilito. Chiede all’impresa la rapida riparazione della stradale scaricandogli la responsabilità per eventuali incidenti. 28 agosto 1971: l’impresa consegna provvisoriamente l’opera con pentendo la riapertura al traffico, ma sollevandosi da ogni responsabilità. 11 agosto 1972: il direttore dei lavori ingegnere Congeddu e il titolare dell’impresa effettuano un controllo sulla strada la quale presenta erosione delle banchine. 22 agosto 1972: il Comune informa l’assessore alla Viabilità che la strada è stata aperta senza collaudo e chiede tempestivi interventi quali segnaletica verticale caduta massi e curve pericolose. Chiede che la strada venga percorsa in un solo senso di marcia. 11 ottobre 1972: il Comune scrive alla Cassa del Mezzogiorno che i termini relativi al collaudo sono scaduti e che la stessa provveda in merito con la massima urgenza 23 ottobre 1972 il Comune scrive alla prefettura e all’impresa Focanti perché si impegni a provvedere al collaudo. 8 gennaio 1973: la CdM scrive al Comune l’affidamento relativo al collaudo e indica Michele De Lulis come collaudatore. 20 gennaio 1973 il Comune invia all’ingegner De Lulis una serie di documenti, verbali e computi metrici per il collaudo. Passano 4 anni e l’8 novembre 1977: il Comune invia all’impresa Guabello una raccomandata chiedendo di procedere con urgenza al completamento dei lavori della strada sedi Sedda Ortai. 30 novembre 1978: l’ingegnere Di Martino sollecita il Comune segnalando che nessuna comunicazione relativa al collaudo della strada è arrivata. 4 giugno 1979 la CdM scrive al comune sollecitandolo a inviare i documenti richiesti dal l’ingegnere Di Martino. 13 luglio 1982 l’ingegnere Di Martino scrive alla CdM riferendo di non aver ricevuto ancora la documentazione dal Comune. Nello stesso anno, durante un sopralluogo vengono notati cedimenti strutturali della strada e difetti di esecuzione dei lavori. Il botta e riparta tra il Comune e l’ingegnere arriva fino all’ottobre 1985 quando i documenti per espletare il collaudo vengono dichiarati smarriti. La lettere chiude con un invito affinché ciascuno si prenda le proprie responsabilità per completare la pratica. In archivio storico non è presente nessun ulteriore fascicolo. (s.v.)

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