La Nuova Sardegna

Nuoro

Tagli alla sanità, mobilitazione dei sindaci

di Giusy Ferreli
Tagli alla sanità, mobilitazione dei sindaci

Lanusei, l’assemblea dei primi cittadini studia un documento unitario. Manifestazione il 2 settembre

19 agosto 2017
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LANUSEI. Il documento che sancirà in maniera definitiva la posizione dell’Ogliastra sulla controversa Riforma della rete ospedaliera regionale è ancora al vaglio dei sindaci. L’assemblea, convocata giovedì sera a Lanusei dal presidente della conferenza sociosanitaria territoriale, Roberto Congiu, è andata avanti per le lunghe e sulla nota manca ancora l'imprimatur degli amministratori. La posta in gioco è troppo alta: ne va del futuro dell'ospedale ogliastrino e i sindaci non hanno lasciato nulla di intentato. C'è chi ha chiesto di articolare meglio il contenuto del documento con l'indicazione di ogni singolo servizio che dovrà essere operativo al Nostra Signora della Mercede e chi ha chiesto garanzie certe anche sul mantenimento dei servizi sanitari sul territorio. Inderogabile per tutti, a partire dal sindaco di Lanusei Davide Burchi, è la richiesta di Dea di primo livello. Classificazione che non è stata contemplata dalla bozza di legge emersa dai lavori della Commissione sanità e che qualche maniera pone l'Ogliastra fuori dalla possibilità di essere autonoma. In queste ore gli amministratori stanno limando i contenuti in attesa della riunione del Consiglio locale delle autonomie che si dovrà esprimere sulla legge in procinto di approdare in aula il prossimo 5 settembre per il voto definitivo del Consiglio regionale.

Dell'organismo, non molto conosciuto tra i non addetti ai lavori ma che riveste un ruolo importante per ciò che riguarda il confronto con gli altri livelli istituzionali sulla legislazione e che si riunirà a La Maddalena il 23 agosto, fanno parte quattro sindaci ogliastrini: il primo cittadino di Tortolì Massimo Cannas e i colleghi di Loceri, Roberto Uda, Talana Franco Tegas e Baunei, Salvatore Corrias. A loro il compito di presentare la proposta unitaria dell'ex provincia, l'unica degli ex otto distretti sanitari a non poter contare su un Dea di primo livello. Il consigliere ogliastrino del Partito democratico Franco Sabatini, presente alla riunione si è impegnato a ripresentare in aula lo stesso emendamento sulla richiesta di Dea di primo livello bocciato in commissione. I nodi irrisolti non mancano: dalla Radiologia che scompare come servizio ospedaliero al laboratorio analisi che perde la sua autonomia.

«Lo abbiamo detto in più occasioni: si tratta di una bozza poco chiara - incalza Massimo Cannas- che necessita di numerose integrazione. Se così non dovesse essere siamo pronto alla mobilitazione». La sua volontà va di pari passo con quella del suo collega di Lanusei, Davide Burchi. Resta poi da verificare quando sarà massiccia l'adesione alla manifestazione che il comitato Giù le mani dall’Ogliastra ha indetto per il 2 settembre.

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