La Nuova Sardegna

Nuoro

«Uno scatto d’orgoglio per salvare la biblioteca»

di Luciano Piras
«Uno scatto d’orgoglio per salvare la biblioteca»

Appello del presidente della Legacoop contro il «silenzio assordante» «È necessario lo stesso lavoro di squadra fatto per la Camera di commercio»

19 agosto 2017
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NUORO. Da una parte l’esultanza per la Camera di commercio, dall’altra la tristezza per la Biblioteca Satta. Due sorti e due destini che si incrociano nella stessa città della cultura, ma di pesi e misure diverse, evidentemente. Tanto da costringere Totoni Sanna, presidente della Legacoop Nuoro Ogliastra, a lanciare l’ennesimo appello: «Alla Regione chiediamo oggi di prendersi a cuore, con la stessa determinazione e passione, la vicenda del Consorzio per la pubblica lettura Sebastiano Satta, una vicenda che mina la stabilità non solo economica della nostra provincia». È proprio il salvataggio in extremis della Camera di commercio di Nuoro a spingere il portavoce del cooperativismo a chiamare a raccolta le forze in campo auspicando da tutti «un atto di responsabilità nei confronti di un ente, che forte di una storia importante, nel silenzio assordante di tanti, potrebbe essere destinato alla chiusura».

«Abbiamo accolto in maniera estremamente positiva la decisione del Governo nazionale di mantenere indipendente la Camera di commercio di Nuoro – sottolinea Sanna –. La strada che si stava percorrendo, figlia del bisogno strategico e incontrollato di tagliare enti e pezzi dello dallo Stato nel territorio nazionale, rischiava di cancellare un presidio determinante per le politiche di sviluppo della nostra comunità. Un risultato che è figlio di un lavoro che se da prima è stato di pochi, e che ha visto Legacoop Nuoro ed Ogliastra invece sempre presente e sempre di pungolo nelle innumerevoli discussioni sull’argomento, ha poi evidenziato un lavoro di squadra che ha generato il riconoscimento strategico della Camera di commercio di Nuoro».

«Un lavoro – va avanti Totoni Sanna – che, iniziato oltre un anno fa, ha visto la disponibilità immediata del Senatore Cucca, al quale va il merito di aver svolto un immane lavoro di relazioni nazionali che hanno portato al mantenimento della autonomia della Camera nuorese. Infatti, senza l’emendamento da lui presentato, creando le condizioni normative per mantenere questa indipendenza, senza il coinvolgimento positivo e costruttivo del Governo nazionale e di quello regionale, sicuramente non saremmo riusciti ad evitare accorpamento alla Camera di commercio di Sassari. Un plauso che è doveroso estendere – continua il presidente della Legacoop Nuoro Ogliastra –, partendo da quelle associazioni di categoria che da subito non hanno accettato la proposta di Union camere, anche agli altri soggetti che si sono interessati e che hanno lottato per mantenere questo presidio indipendente. Un lavoro di squadra quindi, tipico dei principi fondanti del sistema cooperativo, che ha ottenuto il risultato massimo proprio in virtù del unione di intenti che via via si è creata. Un lavoro che ha visto protagonista la Regione, la quale nelle Conferenze Stato Regione ha sempre rappresentato l’importanza per la Sardegna, di avere almeno tre Camere di commercio».

E proprio alla Regione Sanna chiede uno scatto d’orgoglio anche per il Consorzio Satta. «Ad oggi lo stesso è privo di organo di gestione, privo di bilancio, con innumerevoli servizi non più erogati, con un progetto regionale sospeso dal primo di aprile scorso malgrado la copertura finanziaria garantita al cento per cento dalla stessa Regione, e ahimè, oltre che chiuso per ferie nel mese più turistico dell’anno, senza una qualsiasi idea di come si intenda gestire lo stesso dopo la chiusura delle Comunità montana prima, e la modifica delle funzioni assegnate alle Provincie poi. Se, come appare dagli ultimi fatti – sottolinea Totoni Sanna –, la sola città di Nuoro, non potrà farsi carico di tutti gli oneri di una struttura che non solo va salvaguardata, ma che va anche adeguate alle sfide culturali del futuro, una per tutte la volontà di essere capitale della cultura italiana, crediamo che l’intervento della Regione, in sinergia ovviamente con la comunità locale sia necessaria». «La Satta, infatti, non rappresenta per la Sardegna centrale solamente un luogo in cui prendere in prestito libri o consultare quotidiani, ma una istituzione che da decenni accompagna la cultura nuorese e che alleva piccoli e grandi pensatori che hanno dato e danno pregio alla Sardegna intera. Per questo, in un filo continuo che fa emergere il lavoro di squadra – chiude il presidente della Legacoop (ma anche della Nuoro Softball) –, chiediamo alla Regione, alla Provincia ed al Comune di Nuoro si sedersi attorno ad un tavolo per risolvere in maniera definitiva questa delicata soluzione, che fino ad oggi ha creato disagi, perdite di posti di lavoro e di professionalità».



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