La Nuova Sardegna

Nuoro

La Base: alla Satta niente soldi, solo parole

La Base: alla Satta niente soldi, solo parole

Il movimento che esprime il vice sindaco Cocco pungola Andrea Soddu sul rispetto degli impegni

21 agosto 2017
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NUORO. L’amministrazione comunale non sta rispettando gli impegni presi per il futuro della biblioteca Satta: nonostante le promesse, nel 2017 neppure un euro è stato versato dal Comune all’ente culturale, così da provvedere al suo funzionamento, a cominciare dal pagamento dei lavoratori. L’accusa non arriva da un partito d’opposizione, ma dal coordinatore cittadino della Base, Massimo Zara. Cioè da parte di un movimento politico che è presente in maggioranza con tre rappresentanti tra cui uno di peso, il vice sindaco e assessore alla Cultura Sebastian Cocco. Accusa espressa in una lettera aperta al sindaco Soddu, nella quale evidentemente lo stesso Cocco si riconosce. «La Base – scrive Zara – fonda la sua azione politica e amministrativa su un elemento che considera ineludibile: la credibilità. Che poi, per un amministratore pubblico, si sostanzia sulla sua capacità di mantenere fede agli impegni presi. Noi crediamo che questo elemento stia venendo meno, in tutta sincerità, sulla annosa questione della biblioteca Sebastiano Satta. Certo, non dimentichiamo la causa del caos normativo in cui versa l’ente (ovvero la legge regionale n. 2 del 2016), come non ignoriamo il tema del controllo sulla gestione di una istituzione che vive dai contributi degli enti consorziati, i quali hanno l’obbligo di legge di giustificare la spesa del singolo euro».

«Tuttavia – prosegue la Base – anche a seguito di un rinnovato e disteso dialogo con la Regione, l’amministrazione comunale aveva preso l’impegno di garantire, anzitutto, il regolare funzionamento del consorzio bibliotecario. Questo onere prevedeva il versamento della quota di contribuzione per il 2017, secondo le modalità stabilite negli atti consortili (quindi non tutti i 293 mila euro subito, ma neanche i “soli” 108 mila euro, quantificati sulla base di una, secondo noi, erronea interpretazione statutaria), il giorno dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2017-2019. (...) Ebbene, ci amareggia registrare che, ad oggi, non risulta adottato alcun atto formale con il quale trasferire al consorzio bibliotecario la quota, o parte di essa, in capo al Comune di Nuoro». Il motivo? La nota non lo dice esplicitamente, ma alla volontà politica non avrebbe fatto seguito la puntualità degli uffici comunali nel versare il dovuto. E a farne le spese sono ancora una volta i dipendenti della Satta.

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