La Nuova Sardegna

Nuoro

Siccità e crisi idrica mettono a rischio la stagione turistica

di Sergio Secci
Siccità e crisi idrica mettono a rischio la stagione turistica

Appello del Consorzio di Bonifica ai Comuni e agli agricoltori «La diga di Torpè non basterà per tutta l’estate, risparmiate»

21 agosto 2017
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TORPÈ. Continua lo stato di siccità e scende a vista d’occhio il livello degli invasi sardi. Nel lago Maccheronis ci sono sei milioni di metri cubi d’acqua, una quantità sicuramente superiore a quella contenuta lo scorso anno ma che potrebbe non bastare a soddisfare le esigenze di agricoltori e albergatori sino alla fine della stagione estiva. Della quantità d’acqua contenuta nell’invaso del rio Posada, quattro milioni di metri cubi sono destinati al consumo umano tramite la potabilizzazione degli impianti di Abbanoa mentre solo due potranno essere utilizzati per dissetare il bestiame e le campagne. «La situazione è nettamente migliore dello scorso anno – dice il presidente del consorzio Ambrogio Guiso –ma i consumi si tengono alti a causa dell’alta presenza di vacanzieri e per delle esigenze delle colture agricole. Noi stiamo monitorando giorno per giorno la situazione intervenendo quando necessario per far rispettare le turnazioni da tempo predisposte a valle del Maccheronis. Dalla scorsa settimana, abbiamo disposto un razionale utilizzo dell’acqua anche nella piana di Orosei e a Marreri dove le campagne stanno soffrendo per la siccità. Stiamo seguendo le indicazioni che ci sono state fornite da Enas: abbiamo sinora sforato con i consumi di qualche centinaio di migliaia di metri cubi, ma dovremmo rientrare nella norma se tutti gli agricoltori e allevatori ci aiuteranno a gestire al meglio le poche risorse rimaste». L’invito è quindi di non sprecare acqua, dice il presidente. «Come? Cercando di irrigare nelle ore più fresche ed evitando di lasciare gli idranti aperti oltre l’orario stabilito. Contiamo di far portare a termine le colture in atto considerato che per settembre, abbiamo a disposizione un milione di metri cubi poi speriamo nelle piogge autunnali».

Si annunciano importanti novità infine sulla ripresa dei lavori della diga sul rio Posada. Il consorzio ha dato l’ultimatum alla Maltauro. Se l’impresa non darà una risposta entro pochi giorni, le sarà tolto l’appalto per il completamento della diga e in primavera sarà bandita una nuova gara d’appalto per far ripartire le opere che permetteranno di aumentare la capienza dell’invaso.

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