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Dualchi riscopre l’antica coltivazione del grano

Dualchi riscopre l’antica coltivazione del grano

DUALCHI. Non solo greggi e mandrie e campi coltivati a patate, la cui vendita rende bene, nelle campagne del centro Sardegna si è ripreso a coltivare anche il grano e Dualchi è uno dei paesi che ha...

22 agosto 2017
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DUALCHI. Non solo greggi e mandrie e campi coltivati a patate, la cui vendita rende bene, nelle campagne del centro Sardegna si è ripreso a coltivare anche il grano e Dualchi è uno dei paesi che ha riscoperto questa tradizione antica che alla fine di giugno ha celebrato con la festa di “S’arzola”, questo il nome in sardo dell’aia nella quale si pestavano le spighe e si aspettava il vento per separare il frumento dalla paglia. Quest’anno, piogge permettendo, anche in altri paesi del Marghine si tenterà l’esperimento che Dualchi ha avviato già da alcuni anni. Senza piogge, però, non sarà facile preparare la terra e sperare che il grano cresca garantendo una produzione che remunera il lavoro del contadino. Dualchi ha riscoperto la tradizione del grano già da alcuni anni. Nel paese sono già in quattro a coltivarlo in piccoli appezzamenti di terra che altrimenti rimarrebbero inutilizzati, o al massimo basterebbero per farci pascolare una decina di pecore per qualche settimana.

La riscoperta della coltivazione del grano è stata incoraggiata dal sindaco, Ignazio Piras, anche lui coltivatore. Quest’anno ha seminato quattro ettari di terreno di sua proprietà. L’annata, però, non ha premiato l’impegno e la produzione è stata nettamente inferiore alle aspettative che un andamento climatico normale avrebbe invece premiato con una buona “incunza”, il raccolto dopo la trebbiatura. Nonostante l’andamento deludente dell’annata 2017-2017, Ignazio Piras ritiene che le campagne possano ancora garantire un futuro alla gente che le coltiva. «Sono convinto che il futuro di questo territorio sia anche nel ritorno alla terra – dice Piras –. Il grano è una delle risorse agricole sulle quali la gente nei nostri paesi ha vissuto in passato e sulle stiamo puntando alla ricerca di un percorso di rilancio della nostra comunità. So perfettamente che non è l’unica soluzione, ma è comunque una risorsa e va vista in quanto tale».

La riscoperta della coltivazione del grano passa attraverso gli anziani e le loro conoscenze, che Dualchi ha voluto recuperare e conservare per tramandarle alle nuove generazioni. Nella festa di “S’arzola” sono stati coinvolti anche due novantenni del paese”, che hanno fatto la loro parte al momento della mietitura. Il grano prodotto Dualchi nei paesi della zona è un prodotto diverso da quello importato, che viene sottoposto a trattamenti nella fase della coltivazione e nella conservazione. (t.g.t.)

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