La Nuova Sardegna

SINISCOLA. Nelle ultime sedute consiliari, il tema dell’acqua è stato oggetto di dibattito in merito alle interruzioni del servizio che si sono verificate dai primi di luglio, sopratutto nella frazione turistica di La Caletta. Nel Consiglio di martedì 22, il vicesindaco Marco Fadda ha risposto a un'interrogazione attraverso un resoconto relativo agli sviluppi e al termine dell'emergenza. Argomenti poi ripresi dall’intera maggioranza tramite un comunicato stampa incentrato sugli «incontri», sui «dialoghi» e sui «progetti con la Ras e con l’ente Gestore Abbanoa». «Nell’ottica di riuscire a reperire l’acqua sorgiva dal Montalbo - è quanto si legge -, già dall’inverno scorso siamo riusciti ad ottenere dall’ex assessore Maninchedda il finanziamento per lo studio tecnico di prelievo da Locoli, primo passo storico e indispensabile per una possibile erogazione d’acqua sorgiva, sia per i mesi invernali che per quelli estivi». «Sul fronte della potabilità - prosegue il comunicato - «quest’estate sono stati fatti grossi passi in avanti rispetto alle passate, in quanto per il centro abitato di Siniscola non è stata emanata nessun ordinanza». Circa le interruzioni - ha aggiunto la maggioranza - «l’amministrazione si è battuta in maniera energica, sia nelle sedi della Ras che in quelle dell’ente gestore, ottenendo quindi il ripristino della normale erogazione nel mese cruciale di agosto». Nelle conclusioni il riferimento al «lavoro di miglioramento della qualità e della quantità dell’acqua potabile» che «continuerà senza sosta nei prossimi mesi al fine di adeguare e migliorare i potabilizzatori» e alla vigilanza «sugli studi di Locoli, poiché crediamo fortemente che i siniscolesi abbiano il diritto di poter avere nelle proprie case la risorsa del nostro monte». Previsto per oggi, dalle 10 presso la sorgente di Fruncu ‘e Oche, un sit-in di centrosinistra, sardisti e indipendenti. «Acqua pubblica, vicina e ottimale» la parola d'ordine.