La Nuova Sardegna

Nuoro

Torpè rischia di perdere la stazione dei carabinieri

di Sergio Secci
Torpè rischia di perdere la stazione dei carabinieri

Mobilitazione del consiglio comunale: «Un presidio indispensabile per il paese» L’amministrazione non ha i fondi per realizzare una nuova caserma per l’Arma

29 agosto 2017
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TORPÈ. Torpè non vuole perdere il presidio dell’arma dei carabinieri. La stazione presente in paese rischia infatti di chiudere i battenti a causa della mancanza di locali idonei. L’amministrazione comunale in un periodo di ristrettezza economica non dispone infatti delle risorse necessarie per la realizzazione di un edificio atto ad ospitare gli uffici e gli alloggi per il comandante e i militari pertanto, vi è il fondato timore che la caserma possa essere trasferita a Posada dove a breve, dovrebbe liberarsi la sede che ospita il commissariato di polizia di Siniscola.

Della vicenda se ne è discusso in consiglio comunale e al sindaco Omar Cabras è stato affidato il compito di trattare la vicenda con il prefetto di Nuoro e il ministero degli interni. «Il territorio del Comune di Torpè comprende anche le frazioni di Brunella, Talavà, Su Cossu e Concas – recita la delibera consiliare – la sicurezza ed il presidio del territorio e di coloro che vi abitano è di primaria importanza anche alla luce di alcuni avvenimenti avvenuti recentemente e il mantenimento della caserma dei carabinieri garantisce la sicurezza dei cittadini ed il rispetto della legalità». All’unanimità i consiglieri presenti in aula hanno votato per il mantenimento della caserma chiedendo che venga scongiurata la chiusura e il paese continui ad avere l’importante presidio. «E’ prioritario che la popolazione di Torpè conservi in paese un servizio così importante» dice il sindaco Omar Cabras «Con la delibera di consiglio votata all’unanimità porteremo davanti alle autorità competenti l’istanza affinché i carabinieri restino in paese. Siamo abbastanza preoccupati perché in questi ultimi anni si sono susseguiti diversi episodi spiacevoli ed è prioritario che per motivi di pubblica sicurezza i carabinieri non vadano via».

Della vicenda relativa alla chiusura dell’ufficio dell’arma, se ne era gia parlato nel 2013, quando venne approvata una delibera in cui si facevano presenti le difficoltà degli carabinieri ad utilizzare degli edifici non più a norma. Il comune si era detto disponibile a realizzare una nuova struttura in un’area individuata dall’amministrazione con l’impegno di reperire il finanziamento necessario a realizzare l’edificio, arredarlo e poi concederlo in comodato d’uso agli uomini dell’Arma che oltre al territorio di Torpè, hanno come giurisdizione, anche quello di Posada.

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