La Nuova Sardegna

Nuoro

L’investita scrive all’automobilista pirata: «Sei un mostro, devi costituirti»

di Lamberto Cugudda
L’investita scrive all’automobilista pirata: «Sei un mostro, devi costituirti»

Tortolì. Lo sfogo su Facebook di Sabrina Demara, la 44enne falciata mentre faceva jogging. «Mi hai lasciato sull’asfalto come un sacco di rifiuti». La donna è ancora ricoverata in ospedale

30 agosto 2017
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TORTOLÌ. «Ai miei occhi ora è un mostro, ma se si costituisse o si facesse vedere o sentire, le cose potrebbero cambiare. Il perdono esiste sempre, non voglio dannare la mia anima. E’ lui, il mio sconosciuto investitore, che deve liberare la sua anima. Non gli auguro del male, ma anzi una lunga vita, affinché possa rendersi conto di quanto ha fatto».

Sabrina Demara, 44 anni, nativa di Lanusei e residente a Belvì, a sette giorni esatti dal suo investimento a Tortolì, mentre faceva jogging, e a due dall’uscita da Rianimazione e il trasferimento nel reparto Chirurgia, sempre all’ospedale di Lanusei, ieri ha parlato in questo modo su Facebook di chi era alla guida dell’automezzo pirata che l’ha investita, intorno alle 7 di martedì 22, mentre correva, nella zona di Baccasara, all’incrocio con via Cassidargius, a 200 metri dal commissariato di Ps. L’autista era scappato, senza prestare soccorso. E la donna era stata ricoverata, in codice rosso, nel nosocomio.

«Ha rischiato di uccidere una madre di due bambini – prosegue dal suo letto di ospedale a Lanusei – abbandonandomi come un sacco di spazzatura. Non ricordo niente di quanto accadutomi, ma sono stata malissimo: ho avuto un forte trauma cranico con una frattura all’orbita, un trauma addominale e altre ferite. La mia famiglia e mio marito, nonostante abitiamo a oltre 100 chilometri ( a Belvì) e il lavoro, mi sono sempre stati vicinissimi».

Lunedì pomeriggio, nel suo profilo Facebook ha postato un lungo commento su quanto accadutole, invitando il suo sconosciuto investitore a costituirsi. «A cosa sto pensando? Penso a te – attacca nel post di lunedì pomeriggio – a te che la mattina del 22 mi hai quasi ammazzato. A te che la mattina del 22 stavi per uccidere la madre di due bambini. A te che mi hai lasciato lì abbandonata come un sacco di spazzatura. Non dico nemmeno come un cane perché per un cane forse saresti sceso per vedere se ti avesse fatto danno alla macchina, perché sei una persona cattiva e maligna un vero Assassino senza pietà. Perché tale sei: un Assassino».

Sabrina Demara ha anche rimarcato: «Per fortuna il buon Dio e la Madonna santissima hanno posto una mano su di me e mi hanno protetta. Mi auguro che possano farlo anche con la tua coscienza perché sappi che avrai una vita lunga ma ogni ora e ogni secondo della tua vita so che io sarò la tua ombra. Sarò il tuo terrore sarò il tuo incubo peggiore. Vivi, vivi, ma quando vai a dormire sono sicura che il rumore della macchina che mi investe ce l’hai nelle orecchie, altrimenti non sei un essere umano». Per concludere con l’appello: «Compi il tuo dovere di essere umano. Vai e costituisciti. Non dannare la tua anima. Condividete amici. Non so se mai lo leggerà ma si può provare».
 

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