La Nuova Sardegna

Nuoro

al caffè tettamanzi 

Dibattito sulla Capitale della cultura

NUORO. Si è parlato di “Nuoro capitale italiana della cultura 2020” nel dibattito che è stato organizzato lunedì sera dall’ex deputato Angelo Altea e dalla direzione del Caffè Tettamanzi nello...

31 agosto 2017
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NUORO. Si è parlato di “Nuoro capitale italiana della cultura 2020” nel dibattito che è stato organizzato lunedì sera dall’ex deputato Angelo Altea e dalla direzione del Caffè Tettamanzi nello storico locale del corso Garibaldi è stato l’occasione per la Città di avere un confronto positivo, con alcune critiche rispetto al percorso fatto finora, ma con tante proposte tese a migliorare il progetto e renderlo vincente.

L’amministrazione era rappresentata dal vicesindaco e assessore alla cultura Sebastian Cocco, accompagnato dall’esperto incaricato del progetto “Nuoro capitale italiana della cultura 2020”, Massimo Mancini.

Entrambi hanno avuto il loro bel da fare per replicare alle critiche di chi ha lamentato la scarsa trasparenza dei metodi e lo scarso coinvolgimento della città e dei suoi intellettuali. Non sono mancati nemmeno i rilievi al titolo (provvisorio) dell’intero progetto: “Nuoro Città Aperta”.

Dopo l’introduzione di Angelo Altea, sono stati il vicesindaco Cocco e Massimo Mancini a fornire una serie di chiarimenti, che tuttavia non sono stati ritenuti sufficienti dal centinaio di persone che hanno partecipato all’iniziativa.

Si sono succeduti gli interventi di Ciriaco Offeddu, con la sottolineatura del rilievo economico della cultura, di Angelo Roich, animatore del primo raduno mondiale delle culture religiose che vivrà la seconda edizione l’anno prossimo a Galtellì, dell’ex vicesindaco Leonardo Moro, che ha proposto di chiamare in città i premi Nobel per la letteratura a discutere di Grazia Deledda, dell’ex sindaco Mario Zidda che ha chiesto al’amministrazione quale sia l’idea per valorizzare un’istituzione di grande valore come la biblioteca Satta.

È stata quindi la volta di un altro ex sindaco di Nuoro, Annico Pau, critico sugli aspetti finanziari carenti nel progetto. Infine sono intervenuti Pierfranco Fadda, Antonio Satta e il maestro Giampaolo Mele Corriga. Da più parti è stata sottolineata l’esigenza di ripetere il dibattito prima del 15 settembre.



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