La Nuova Sardegna

Nuoro

I paesi riaprono le loro cortes

di Gianna Zazzara
I paesi riaprono le loro cortes

I centri da visitare sono 32. In mostra tradizioni e prodotti tipici. Cicalò: successo che dura da 20 anni

31 agosto 2017
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NUORO. La Barbagia, ancora una volta, apre i cortili delle sue case storiche ai visitatori. Quest’anno parte da Bitti “Autunno in Barbagia”, la rassegna organizzata dalla Camera di commercio di Nuoro che, per tre mesi, da domani al 17 dicembre, unisce fra loro 32 paesi dell’interno custodi di tradizioni millenarie. «È un viaggio nella Sardegna più vera – ha detto il presidente della Camera di Commercio Agostino Cicalò durante la conferenza stampa – Non solo coste e mare, la Sardegna è anche cultura, tradizioni e artigianato. Lo slogan “Conosci il cuore della Sardegna” è un invito a scoprire la parte più magica dell’isola». “Autunno in Barbagia”, un progetto nato nel 1997 a Oliena col nome di Cortes Apertas, dopo 21 anni è ormai una manifestazione di grande richiamo che fa della Barbagia una meta turistica autunnale. Quest’anno al circuito si sono aggiunti altri quattro paesi: Ortueri, Oniferi, Ottana e Orotelli.

I numeri. «I numeri sono cresciuti ogni anno di più – ha continuato Cicalò – In questa edizione stimiamo di raggiungere le 500mila presenze, un successo soprattutto in autunno, di coinvolgere più di 2mila imprese e raggiungere i 10 milioni di euro di vendite dirette». Soddisfatto anche Vincenzo Cannas, il presidente dell’Azienda speciale Aspen. «Rispetto alle precedenti edizioni ci sono delle novità, a partire dal numero dei paesi: sono 32 i paesi che hanno aderito al circuito rispetto ai 28 dello scorso anno. Il cuore delle iniziative sono sempre i cortili delle case storiche. In ogni paese ci saranno appuntamenti diversi con un unico filo rosso: la riscoperta delle tradizioni e dei valori di un tempo. L’obiettivo è far conoscere la vita di tante comunità che non hanno mai perso il legame con il loro passato». Si parte sabato da Bitti, da visitare per il villaggio-santuario di Romanzesu, un insediamento nuragico immerso in un bosco di sughere, e per il museo multimediale del canto a tenore. La tappa principale, quella di Nuoro, è l’11 e il 12 novembre con appuntamenti enogastronomici e incontri per raccontare la storia dell’Atene sarda, candidata a capitale della cultura italiana per il 2020.

Il circuito. Nel sito cuoredellasardegna.it si può trovare l’elenco completo dei 32 fine settimana (con gli indirizzi di ristoranti e B&B). Per ogni tappa si racconta la storia e la specialità del paese. Da non perdere l’appuntamento di Oliena (8-10 settembre), famosa non solo per i vini e per i formaggi, ma anche per le sue ricamatrici che custodiscono un’arte antica che ancora oggi riproducono nello scialle del costume tipico olianese. Una tappa obbligatoria è Orani (23-24 settembre) per il museo dello scultore Costantino Nivola che lavorò per molti anni negli Stati Uniti, anche nelle università di Harvard e Berkeley. Da scoprire anche i paesi di montagna come Fonni e Desulo, note per i salumi, e Tonara, conosciuta per il suo torrone. Chi volesse scoprire il segreto di lunga vita può invece fare una tappa a Tiana (11-12 novembre) dove visse e morì, a 113 anni, Antonio Todde, l’uomo più vecchio del mondo inserito nel Guinnes dei primati. E poi Orgosolo (14-15 ottobre) dove i murales hanno trasformato il paese in un’opera d’arte, Ovodda (16-17 dicembre) con le sue domus de janas e i monumenti prenuragici, il bellissimo borgo medioevale di Lollove (14-15 ottobre) secondo la leggenda maledetto da alcune suore fuggite dalla chiesa di Santa Maria Maddalena dopo che molte di loro erano state accusate di avere relazioni con i pastori del luogo. E ancora: imperdibile il fine settimana a Dorgali (16-17 settembre) per assaggiare i suoi vini e visitare le grotte del Bue marino, a Cala Gonone, e quello a Mamoiada (4-5 settembre), famoso per il suo carnevale con le maschere dei mamuthones e degli Issohadores.

L’iniziativa. Oltre al sito ilcuore dellasardegna. it ci sono i canali Facebook, Twitter e Instagram. Quest’anno i visitatori possono condividere su Instagram le loro foto utilizzando l’hashtag autunnoinbarbagia17.

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