La Nuova Sardegna

Nuoro

Olzai, il Banco di Sardegna a ottobre chiude i battenti

di Michela Columbu
Olzai, il Banco di Sardegna a ottobre chiude i battenti

È l’unico Comune del Nuorese interessato dal piano di ridimensionamento Il sindaco Satta: «Non staremo a guardare, soppresso un servizio importante»

01 settembre 2017
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OLZAI. «13 ottobre 2017». La data della chiusura della filiale del Banco di Sardegna a Olzai è stata comunicata due giorni fa dai funzionari dell’istituto di credito alla sindaca Ester Satta durante un incontro avvenuto proprio negli uffici locali del Banco. «La notizia è che mi hanno confermato la chiusura dello sportello fra poco più di un mese – spiega la prima cittadina – Notizia che già io avevo appreso dalla stampa dove si parlava al condizionale, e che mi lascia perplessa. Allo stesso tempo, i due funzionari mi hanno detto che si trovavano a Olzai per ascoltare quali potevano essere le esigenze dei propri clienti. Ho fatto loro presente il grande malcontento degli olzaesi a questa notizia, che si palesa come soppressione di un servizio. Al di là delle scelte gestionali di questa azienda privata, rimane che a Olzai verrà meno un servizio fondamentale. Basti pensare che le filiali più vicine sono a Sarule e Ottana. Non meno di un quarto d’ora di macchina. È dura anche pensare che da un giorno all’altro il Banco di Sardegna ponga la parola fine a un rapporto lungo decenni. I risparmiatori olzaesi hanno contribuito negli anni con il proprio lavoro a mantenere solido l’ente, come tutti i risparmiatori sardi. E ora ovviamente questo appare come una sorta di tradimento». La notizia della possibile soppressione di ben 12 filiali in tutta l’isola sarda, tra questi Olzai (unico Comune della provincia di Nuoro), è stata resa nota tramite l’agenzia Ansa. Anche se già da giugno la Cisl sarda aveva denunciato con una nota la strategia del gruppo Bper, di cui fa parte il Banco, che avrebbe dovuto sopprimere ben 130 sportelli in tutta Italia, numerosi dei quali della Banca sarda. Per ora non c'è una nota ufficiale da parte dell'ente creditizio. È possibile quindi che pur essendoci una data di eventuale chiusura, il Banco si riservi di fare ancora ulteriori valutazioni. Attualmente gli operatori di sportello sono presenti nel paese tre giorni la settimana, garantendo il servizio nei locali di proprietà che si trovano nel centro storico, proprio di fianco al Municipio.

«Non staremo a guardare – conclude Satta – non è giusto accettare passivamente questa decisione. Credo che questi piccoli comuni dove il Banco abbandona le sue postazioni, debbano unire la voce e farsi sentire. Auspico soprattutto che ci sia una presa di posizione della politica che ancora non ha espresso una parola su questa strategia aziendale che comporterà costi sociali enormi. Non vorrei che fossimo lasciati soli, dopo che si parla tanto di contrasto allo spopolamento e di assenza di servizi».

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