Quattro ragazzi in difficoltà salvati in mare
Posada, la corrente li aveva portati al largo: decisivo l’intervento di un insegnante di educazione fisica
02 settembre 2017
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POSADA. Quattro ragazzi in difficoltà sono stati salvati da un insegnante di educazione fisica di Siniscola mentre nuotavano al largo nella spiaggia grande di Siniscola. L’episodio è dei giorni scorsi e solo per il provvidenziale intervento dell’uomo, esperto nuotatore, non è finita in tragedia.
«Trascorrevo una serata al mare con mia moglie quando intorno alle diciotto, ho deciso di fare una nuotata al largo – ha raccontato l’insegnante Tonino Lutzu – Mi trovavo nel tratto di mare non controllato dai bagnini dei due stabilimenti, munito di maschera e pinne ho raggiunto alcune boe posizionate per una competizione velica e ho trovato lì quattro ragazzini che tentavano, con evidente difficoltà, di tornare a riva. Uno in particolare era in preda al panico, rivolgendosi ai compagni diceva di non farcela più. Mi sono avvicinato – ha aggiunto Lutzu – e l’ho portato verso la riva mentre gli altri amici, si sono per fortuna agganciati ad un pallone e sono riusciti a mettersi in salvo. Il mare era increspato – ha proseguito l’insegnante – e le onde creavano difficoltà anche a nuotatori esperti. Nonostante tutto questi ragazzini privi di esperienza si sono buttati in acqua rischiando la vita. Spaventati ma incolumi i giovani, tutti originari di un centro dell’interno, hanno riguadagnato la riva e mi hanno ringraziato per averli aiutarli aiutati a tornare a riva». Proprio nei giorni scorsi, a Siniscola e Posada, si è concluso il servizio di salvataggio a mare organizzato dai due comuni. Grazie anche ai loro interventi e ai bagnini delle strutture balneari, in questi primi mesi estivi, non si è registrata nessuna vittima del mare. Vista però la folta presenza di vacanzieri sarebbe auspicabile che nei prossimi anni, la Regione finanziasse il servizio almeno sino alla prima quindicina del mese di settembre. (s.s.)
«Trascorrevo una serata al mare con mia moglie quando intorno alle diciotto, ho deciso di fare una nuotata al largo – ha raccontato l’insegnante Tonino Lutzu – Mi trovavo nel tratto di mare non controllato dai bagnini dei due stabilimenti, munito di maschera e pinne ho raggiunto alcune boe posizionate per una competizione velica e ho trovato lì quattro ragazzini che tentavano, con evidente difficoltà, di tornare a riva. Uno in particolare era in preda al panico, rivolgendosi ai compagni diceva di non farcela più. Mi sono avvicinato – ha aggiunto Lutzu – e l’ho portato verso la riva mentre gli altri amici, si sono per fortuna agganciati ad un pallone e sono riusciti a mettersi in salvo. Il mare era increspato – ha proseguito l’insegnante – e le onde creavano difficoltà anche a nuotatori esperti. Nonostante tutto questi ragazzini privi di esperienza si sono buttati in acqua rischiando la vita. Spaventati ma incolumi i giovani, tutti originari di un centro dell’interno, hanno riguadagnato la riva e mi hanno ringraziato per averli aiutarli aiutati a tornare a riva». Proprio nei giorni scorsi, a Siniscola e Posada, si è concluso il servizio di salvataggio a mare organizzato dai due comuni. Grazie anche ai loro interventi e ai bagnini delle strutture balneari, in questi primi mesi estivi, non si è registrata nessuna vittima del mare. Vista però la folta presenza di vacanzieri sarebbe auspicabile che nei prossimi anni, la Regione finanziasse il servizio almeno sino alla prima quindicina del mese di settembre. (s.s.)
