La Nuova Sardegna

Nuoro

blitz dei carabinieri 

Arrestati in un casolare mentre confezionavano 7 chili di marijuana

di Giancarlo Bulla
Arrestati in un casolare mentre confezionavano 7 chili di marijuana

ISILI. Erano così impegnati a lavorare le foglie della marijuana appena raccolta che non si sono resi conto dell’arrivo dei carabinieri. Forse perché erano certi che quella tettoia in onduline verde...

03 settembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





ISILI. Erano così impegnati a lavorare le foglie della marijuana appena raccolta che non si sono resi conto dell’arrivo dei carabinieri. Forse perché erano certi che quella tettoia in onduline verde come il resto della vegetazione intorno sarebbe potuta passare inosservata anche agli elicotteri. Ma i carabinieri della Compagnia di Isili e gli esperti militari del Reparto squadriglie del Comando provinciale, a caccia di piantagioni di droga l’avevano notata già da qualche tempo e stavano solo cercando il modo di incastrare chi l’aveva realizzata in quel vasto appezzamento di terreno nella località di “Padenti”.

Angelo Salvatore Locci, 47 anni, di Desulo, Andrea Medda, 39 anni, di Gesturi e il padre Salvatore, 75 anni, anche lui di Gesturi, tutti allevatori, sono stati sorpresi dentro una casupola grande circa centro metri quadri che avevano allestito e cercato di nascondere, mimetizzandola, in una zona dove la vegetazione è molto fitta e quasi inaccessibile nelle campagne di Isili.

All’interno del casolare realizzato in onduline verde scuro i carabinieri, coordinati dal comandante ad interim della Compagnia di Isili, luogotenente Alberigo Viscogliosi, hanno trovato e sequestrato: circa 7 chili di marijuana già incellophanata e stoccata all’interno di grandi buste di plastica e quindi pronta per essere consegnata agli spacciatori; 11 chili di infiorescenza all’interno di alcune bacinelle di plastica e infine, oltre mille piante estirpate dalla piantagione e in avanzata fase di essicazione. Nel magazzino c’era anche il materiale necessario per la lavorazione dello stupefacente.

Angelo Salvatore Locci, Salvatore Medda e il figlio Andrea, tutti e tre incensurati, sono stati arrestati con le accuse di coltivazione e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Su disposizione del magistrato, i tre sono stati immediatamente accompagnati nel carcere di Uta

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative