La Nuova Sardegna

SINISCOLA. Con l’approvazione di una scheda inerente alle peculiarità identitarie del patrimonio culturale, creativo e paesaggistico del territorio siniscolese, la Giunta Farris ha deliberato il proprio sostegno alla candidatura del Comune di Nuoro quale Capitale italiana della Cultura per il 2020. L’azione dell’amministrazione baroniese si inserisce all’interno del percorso sancito dal bando ministeriale pubblicato nel mese di maggio e finalizzato al conferimento del titolo. Nuoro ha presentato il proprio dossier di candidatura (insieme ad altre 45 città italiane tra le quali anche Oristano) che sarà esaminato da una giuria di sette esperti entro il 15 novembre.

In tale sede si saprà se il capoluogo barbaricino accederà alla fase finale per l’assegnazione definitiva. Siniscola, a sostegno della sfida accettata dalla Giunta Soddu, ha individuato una serie di attrattori avendo riguardo delle indicazioni emerse all’esito del forum del 26 giugno che ha visto «l’attiva partecipazione della Camera di Commercio, del Distretto Culturale del Nuorese, della Provincia, della Confindustria e di numerosi Comuni del territorio».

Sul fronte culturale l’amministrazione Farris ha elencato una serie di nuraghi e di villaggi nuragici con annessi i luoghi di sepoltura e di culto, i villaggi altomedievali, le chiese del territorio urbano e quelle rurali, il Premio nazionale di letteratura dell’infanzia ideato dal maestro Albino Bernardini, la Casa museo Luigi Oggiano, le feste cittadine, la maschera carnevalesca dei Tintinnatos, la biblioteca “Grazia Deledda”, l’associazionismo, l’artigianato e la musica dal canto a tenore alle sonorità più moderne. Oltre, ovviamente, ai siti di interesse comunitario del Monte Albo e di Bèrchida-Bidderosa e le zone umide del litorale. (m.p.)