A Siniscola l’acqua ritorna potabile Emergenza rientrata
di Mauro Piredda
I valori sono di nuovo nella norma. Revocata l’ordinanza Il sindaco avverte: «Continueremo a vigilare su Abbanoa»
06 settembre 2017
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SINISCOLA. In Baronia l’acqua è di nuovo potabile. Due giorni fa il sindaco di Siniscola, Gian Luigi Farris, ha revocato l’ordinanza con la quale si vietava l’utilizzo dell’acqua nelle frazioni di Siniscola. Il provvedimento era stato adottato perché i parametri chimici – come riportava la nota del Sian – erano «risultati fuori norma sia a La Caletta che a Santa Lucia».
Oltre alle frazioni di La Caletta e Santa Lucia, il divieto di utilizzo si estendeva ad altre undici località: Phiniscollis, Abba frita, Sos Onchiles, Avidì, Sa Petra ruja, Cara a mare, Iscra 'e voes, S'Ena 'e sa chita, Sos Apentos, Su Tilliò e Capo Comino. Gli esami chimici erano stati effettuati dal laboratorio interno di Abbanoa con i seguenti risultati nei rispettivi punti di campionamento di La Caletta e Santa Lucia: 24 e 114 di colore nella scala platino-cobalto, 1,47 e 6,64 unità di torbidità, 104 e 272 microgrammi di manganese per litro. E ancora: alluminio e ferro nell’acqua di Santa Lucia e cloriti a La Caletta.
«Finalmente l’acqua è di nuovo potabile – ha dichiarato il sindaco Gian Luigi Farris – I valori ora sono nella norma, in tutto il territorio di Siniscola. Ma non si può dire che la battaglia contro i disservizi di Abbanoa sia finita».
Secondo il primo cittadino siniscolese, «le nostre continue rimostranze» e «una serie di battaglie estive hanno fatto sì che Abbanoa abbia eliminato le cause che rendevano l’acqua non potabile». Ma a Farris questo non basta. «Sarà nostra cura continuare a vigilare sulla gestione di Abbanoa, in particolare controlleremo che il milione e 200 mila euro stanziati per i lavori di potenziamento del depuratore Marfili vadano immediatamente in appalto e le opere concluse quanto prima», ha sottolineato il sindaco di Siniscola.
La nuova ordinanza di revoca è stata adottata dal sindaco sulla base risultati dei prelievi eseguiti dall'Arpas di Sassari il 29 agosto in cinque punti del territorio: il rubinetto di uscita del potabilizzatore Marfili, gli allacci di via Nazario Sauro e della scuola materna a La Caletta, il rubinetto esterno dei giardini a Santa Lucia e l’allaccio dell’utenza lungo la strada statale 125, a Capo Comino.
Oltre alle frazioni di La Caletta e Santa Lucia, il divieto di utilizzo si estendeva ad altre undici località: Phiniscollis, Abba frita, Sos Onchiles, Avidì, Sa Petra ruja, Cara a mare, Iscra 'e voes, S'Ena 'e sa chita, Sos Apentos, Su Tilliò e Capo Comino. Gli esami chimici erano stati effettuati dal laboratorio interno di Abbanoa con i seguenti risultati nei rispettivi punti di campionamento di La Caletta e Santa Lucia: 24 e 114 di colore nella scala platino-cobalto, 1,47 e 6,64 unità di torbidità, 104 e 272 microgrammi di manganese per litro. E ancora: alluminio e ferro nell’acqua di Santa Lucia e cloriti a La Caletta.
«Finalmente l’acqua è di nuovo potabile – ha dichiarato il sindaco Gian Luigi Farris – I valori ora sono nella norma, in tutto il territorio di Siniscola. Ma non si può dire che la battaglia contro i disservizi di Abbanoa sia finita».
Secondo il primo cittadino siniscolese, «le nostre continue rimostranze» e «una serie di battaglie estive hanno fatto sì che Abbanoa abbia eliminato le cause che rendevano l’acqua non potabile». Ma a Farris questo non basta. «Sarà nostra cura continuare a vigilare sulla gestione di Abbanoa, in particolare controlleremo che il milione e 200 mila euro stanziati per i lavori di potenziamento del depuratore Marfili vadano immediatamente in appalto e le opere concluse quanto prima», ha sottolineato il sindaco di Siniscola.
La nuova ordinanza di revoca è stata adottata dal sindaco sulla base risultati dei prelievi eseguiti dall'Arpas di Sassari il 29 agosto in cinque punti del territorio: il rubinetto di uscita del potabilizzatore Marfili, gli allacci di via Nazario Sauro e della scuola materna a La Caletta, il rubinetto esterno dei giardini a Santa Lucia e l’allaccio dell’utenza lungo la strada statale 125, a Capo Comino.
