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Condotta colabrodo a S’Ena e Sa chitta: nessuno interviene

SINISCOLA. Nessun intervento per fermare la copiosa perdita d’acqua nel villaggio turistico di S’Ena e Sa chitta, tra Santa Lucia e Capo Comino. Il guasto alla condotta da mesi, provoca l’allagamento...

06 settembre 2017
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SINISCOLA. Nessun intervento per fermare la copiosa perdita d’acqua nel villaggio turistico di S’Ena e Sa chitta, tra Santa Lucia e Capo Comino. Il guasto alla condotta da mesi, provoca l’allagamento della strada che costeggia le case della borgata riversando migliaia di litri ogni giorno. Malgrado le segnalazioni e una denuncia che pare nei giorni scorsi sia stata inoltrata in Procura, gli enti continuano a rimpallarsi le responsabilità lasciando che l’acqua si perda a mare.

La condotta che serve le numerose case del villaggio non è stata ancora presa in consegna da Abbanoa che si limita a fornire l’acqua al contatore ubicato al confine. All’interno del complesso edilizio, esistono delle tubazioni private che dovrebbero essere gestite dal Consorzio, una cooperativa, che successivamente al collaudo delle opere avvenuto a seguito di una perizia fatta da un ingegnere indicato dal Comune, si è però sciolta. Abbanoa non può quindi intervenire sul guasto, ne lo può fare l’amministrazione comunale e tantomeno la coop con il risultato che la falla è aperta da mesi e l’acqua continua a scorrere. Migliaia e migliaia di litri che seppure scaricati sul terreno, saranno poi fatturati a costi salati ai condomini che si ritroveranno sicuramente bollette sostanziose e dovranno subire oltre al danno la beffa.

«Ci infastidisce il fatto – dice un residente – che Abbanoa si dica disposta a spalmare il costo dell’acqua persa sulle nostre bollette quando invece potrebbe intervenire e suddividere eventualmente i costi della riparazione sui residenti. Un fatto questo che sarà segnalato alla Procura quando arriveranno le bollette».

Abbanoa aveva chiarito la settimana scorsa che la precedente amministrazione comunale aveva preso in carico la rete del condominio e che solo quando sarà messa a norma, potrà essere gestita dall’ente acque. L’ente d’ambito avrebbe già deliberato la presa in carico e dovrebbe esserci anche un finanziamento di 1,2 milioni di euro per rifare le condotte obsolete. Nell’attesa l’acqua continua a perdersi in strada alla faccia della crisi idrica e delle restrizioni annunciate in tutta la Sardegna a causa della siccità. (s.s.)

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