La Nuova Sardegna

Nuoro

Silanus, la salma di Arca in paese Oggi il funerale in parrocchia

di Valeria Gianoglio
Silanus, la salma di Arca in paese Oggi il funerale in parrocchia

Dopo l’autopsia a Oristano il corpo è stato restituito ai familiari. Si attende l’esito: malore o asfissia La messa funebre verrà celebrata questa mattina alle 10.30 nella chiesa della Vergine d’Itria

07 settembre 2017
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SILANUS. L’autopsia si è conclusa intorno alle 14 di ieri, ma per i risultati bisognerà aspettare: ci vorranno ancora diversi giorni, forse persino settimane, prima che il medico legale depositi la sua relazione finale sulla morte di Luca Arca, il giovane di 24 anni di Silanus trovato senza vita lunedì notte, nelle campagne tra Silanus e Dualchi, all’interno di un gabbiotto che ospita anche una motopompa. Ci vorrà ancora un po’ di tempo, dunque, perché arrivi la parola definitiva sulle cause che hanno provocato il malore che ha stroncato la vita del giovane silanese. Ma al momento, l’ipotesi più probabile sembra quella di un infarto. La salma di Luca Arca, intanto, ieri pomeriggio, subito dopo la conclusione dell’autopsia, eseguita a Oristano dal medico legale Roberto Demontis, è stata restituita ai familiari del ragazzo e nel corso della serata è arrivata a casa Arca. Oggi, alle 10.30, nella chiesa della Vergine d’Itria, padre Vito Lombardi celebrerà il funerale. Per i familiari, anche ieri, è stata una nuova giornata di tristezza e dolore. In tantissimi, anche ieri, per tutto il giorno, si sono stretti alla famiglia Arca, nella villetta del rione di S’Ena, per portare solidarietà e tanto affetto. E tanti sono stati anche attraverso internet, gli amici e i conoscenti che lo hanno ricordato attraverso pensieri, canzoni o fotografie. «Resterai sempre nel nostro cuore», gli scrive un giovane compaesano. «Un sorriso perso, nessuno ti dimenticherà mai», e qualche altro scrive: «Se è vero che c’è un’altra vita lassù, ridi come sempre, amico mì». E ancora: «Anche noi ti ricorderemo sempre con il sorriso», «Non ci sono parole, riposa in pace, piccolo angelo».

E mentre il paese ieri si stringeva ai familiari di Luca Arca, per i carabinieri della compagnia di Macomer, guidati dal capitano Giuseppe Pischedda, continuavano le indagini. L’obiettivo degli investigatori, adesso, è riuscire a capire chi si muoveva da tempo attorno alla piantagione di 1100 piantine di marijuana alimentate dalla motopompa vicino alla quale è stato trovato il corpo del giovane silanese.

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