La Nuova Sardegna

NUORO. Il territorio della Barbagia alza la voce e si unisce ai Comuni interessati dalla chiusura delle filiali del Banco di Sardegna. Ieri pomeriggio, a Nuoro, davanti alla filiale di piazza Sardegna, diversi rappresentanti del territorio barbaricino unitamente a quattro dei dodici sindaci interessati dai tagli, si sono dati appuntamento per protestare contro il provvedimento adottato dal Banco. Alla base, un documento sottoscritto dai Sindaci di Olzai, Torralba, Triei e Collinas, a cui si uniranno anche gli altri Comuni interessati, per avviare una mobilitazione contro l'ennesimo scippo ai danni dei territori, già impoveriti di servizi importanti e dove l'uscita dell'ente creditizio aggrava la situazione. Orotelli, Mamoiada, Nuoro, Gavoi, Sarule, Ollolai, Ottana, Fonni, tramite i propri Sindaci o rappresentanti del Consiglio Comunale, si sono uniti alla protesta, «in un sentire comune la gravità di un disagio che piano piano sta interessando tutti – spiega Ester Satta, prima cittadina di Olzai – perchè viviamo il costante pericolo di dover rincorrere l'emergenza. In questo caso, oltre a non aver avuto alcun confronto con i rappresentanti del Banco che hanno deciso la chiusura, subiamo una decisione che nel giro di poco più di un mese costringerà i nostri anziani, le nostre imprese, i nostri cittadini, a doversi spostare per ordinarie operazioni».

«Chiediamo al Banco di rivedere la sua decisione– si legge nel documento – continuando a garantire il servizio localmente nei modi e tempi che riterrà più opportuni. Chiediamo un immediato intervento della Regione, e che la questione venga affrontata nei Consigli Comunali di tutta la Sardegna, attraverso l'intervento di Anci Sardegna, dal momento che è una problematica che investe tutta l'isola». (m.c.)