La Nuova Sardegna

Nuoro

Jerzu, dopo il rogo parte la conta dei danni

di Giusy Ferreli
Jerzu, dopo il rogo parte la conta dei danni

JERZU. Dopo le fiamme, adesso è partita di gran carriera la conta dei danni. A Jerzu sono una decina, infatti, le aziende agricole di Carcu, vigneti e uliveti, che devono fare i conti non solo con la...

14 settembre 2017
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JERZU. Dopo le fiamme, adesso è partita di gran carriera la conta dei danni. A Jerzu sono una decina, infatti, le aziende agricole di Carcu, vigneti e uliveti, che devono fare i conti non solo con la devastazione provocata dal fuoco che è stato appiccato dagli incendiari ma anche con gli effetti dell'acqua di mare che i due Canadair, in azione due giorni fa nelle campagne del paese hanno versato sul fronte del fuoco.

Un “male” necessario, che è servito ad arginare le fiamme alimentate dal forte vento di maestrale e a bonificare l’area di una trentina ettari interessata dal rogo, ma che rischia di seccare e danneggiare le colture della zona. A rischio ci sono gli impianti dei vitigni della zona che si sono salvati dalla furia devastatrice delle fiamme, quelli già vendemmiati e quelli ancora da vendemmiare.

La preoccupazione dei contadini è arrivata anche al sindaco di Jerzu Roberto Congiu. L'amministrazione comunale potrebbe correre ai ripari con un provvedimento ad hoc. «Stiamo valutando, - fa sapere il primo cittadino jerzese - la possibilità di dichiarare lo stato di calamità naturale per sostenere gli agricoltori della valle così duramente colpiti».

Intanto il gravissimo episodio è al vaglio degli investigatori che stanno indagando con scrupolo con l’obiettivo di risalire al più presto ai nomi di chi col favore dell'oscurità e del maestrale e ha innescato, in due posti differenti e a ridosso dei casolari di campagna, il fuoco e ha provocato enormi danni alla zona.

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