La Nuova Sardegna

Nuoro

Olzai, no alla chiusura del Banco: i cittadini occupano il municipio

di Michela Columbu

I loro conti saranno trasferiti d’ufficio nella filiale di Sarule Il sindaco: «Si garantisca almeno un’apertura settimanale»

14 settembre 2017
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OLZAI. Un centinaio di olzaesi ieri mattina ha manifestato in maniera forte il proprio diniego alla notizia della chiusura del Banco di Sardegna di Olzai. Dalle 8,30 stazionavano davanti alla filiale in piazza Monte Granatico già una trentina di persone che hanno riempito la piazza di striscioni e cartelloni contro quella che sembra essere una decisione irrevocabile del Banco. Con il passare delle ore la piazza è diventata sempre più gremita, finchè i manifestanti hanno occupato i locali della sala consiliare del Municipio che è posto a fianco all’istituto bancario.

Già nei giorni scorsi i correntisti olzaesi, clienti dell'istituto di credito che fa parte del gruppo Bper, hanno ricevuto la comunicazione ufficiale dello spostamento, a partire dal 13 ottobre prossimo, di tutti i rapporti nella filiale di Sarule. Una comunicazione che non ha fatto altro che confermare ciò che ormai da giorni la stampa dava per certo. La filiale di Olzai chiuderà i battenti assieme agli sportelli di altri 11 piccoli Comuni della Sardegna. Di venerdì scorso il sit-in di protesta a Nuoro, davanti alla filiale di Piazza Sardegna, dove oltre a Ester Satta, prima cittadina di Olzai, c'erano anche i primi cittadini di Collinas,Triei e Torralba, assieme a diversi primi cittadini della Barbagia solidali con la protesta. Il comitato spontaneo formatosi ieri mattina, che ha comunque tenuto un comportamento pacifico, ha dato poi vita a una raccolta di firme: l'intento è quello di chiudere tutti i rapporti esistenti tra i cittadini olzaesi e il Banco di Sardegna. La minaccia in sostanza è quella della chiusura di tutti i conti corrente, se il Banco non rivaluterà la possibilità di lasciare lo sportello a Olzai.

«Almeno con un’apertura settimanale che garantisca il servizio alle fasce deboli della popolazione – spiega la prima cittadina Ester Satta, in prima fila nel sostenere l’azione dei suoi concittadini –. Tantissime sono infatti le persone anziane che troverebbero serie difficoltà a raggiungere Sarule, per operazioni ordinarie». Assieme alla raccolta firme è stato stilato anche un documento di protesta. «Non possiamo e non vogliamo rassegnarci – scrivono – ad un mero senso di dispiacere e intendiamo sollecitare con forza gli interessati affinché assumano quel senso di responsabilità che gli compete, e che rendano possibile continuare a preservare quello che per la nostra comunità rappresenta comunque un servizio essenziale, ricorrendo ad ogni soluzione possibile, pubblica o privata che sia. Come cittadini, abbiamo il dovere di farci sentire. Sottoscrivendo questa “raccolta firme”, rappresentiamo la nostra assoluta contrarietà alla chiusura dello sportello del Banco di Sardegna a Olzai. Se il Banco di Sardegna abbandonerà il nostro paese, gli olzaesi chiuderanno tutti i conti correnti aperti nella filiale».

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