La Nuova Sardegna

SINISCOLA. Lo scorso anno i rubinetti per gli agricoltori baroniesi si chiusero il 5 settembre. Solo qualche giorno in più per irrigare nel 2017 visto che il Consorzio di Bonifica, ha ufficializzato la chiusura degli idranti e l’acqua contenuta nel bacino del lago Maccheronis, potrà essere destinata ad usi idropotabili. Per le aziende agricole, dislocate nelle piane di Siniscola, Posada, Torpè e Budoni, sarà consentito utilizzare l’acqua solo per abbeverare il bestiame e per le operazioni di pulizia di stalle e abitazioni agricole. Si tratta di un provvedimento volto al contenimento degli utilizzi dell’acqua grezza erogata dall’ente consortile mediante le reti alimentate dall’invaso di Torpè e a servizio del comprensorio del Posada che va da Siniscola a San Teodoro. Fino all’arrivo delle piogge e alla revoca dell’ordinanza, è consentito l’uso dell’acqua grezza esclusivamente per gli utilizzi aziendali (abbeveraggio, pulizia locali) con assoluta esclusione, quindi, degli utilizzi a fini diversi da quelli indicati, sia colturali che per verde privato e pubblico. Oggi a Budoni, ci sarà una riunione per mettere a punto le direttive legate al razionamento con il dislocamento di punti di approvvigionamento e con le autobotti della protezione civile e dei barracelli pronte a dare una mano in caso di necessità. Il comune di Siniscola ha anticipato i tempi e già da ieri, l’assessore all’agricoltura Antonello Bellu, ha comunicato i punti in cui potranno approvvigionarsi gli allevatori. Si tratta dell’idrante di sa Mendula nella zona dell’ex fabbrica della Marfili, di quello di S’Alapatu tra Siniscola e Posada e Lupareddu nei pressi del liceo scientifico e Ghiliorro verso la zona industriale. A Capo Comino, aperti i punti acqua di Su Petrosu e Nicoleddu.