La Nuova Sardegna

Nuoro

Droga: arrivano 3 patteggiamenti

Droga: arrivano 3 patteggiamenti

San Teodoro, dal gup l’inchiesta “Holy man”. Patteggia anche il presunto boss

16 settembre 2017
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NUORO. Quattro hanno patteggiato la pena. Sette hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. E tutti gli altri, invece, sono stati rinviati a giudizio e saranno giudicati nel corso di un dibattimento dal tribunale collegiale: per loro il processo comincerà a metà gennaio.

È stata una udienza di scelte e sentenze, dunque, quella nata dall’inchiesta anti-droga ribattezzata “Holy man”, che nel 2015 aveva scoperchiato una rete di traffico e spaccio di cocaina, hascisc e marijuana tra le province di Nuoro, Sassari e Olbia-Tempio, con ramificazioni a Modena e Napoli. Una rete che, secondo i carabinieri della compagnia di Siniscola che l’avevano seguita sin dall’inizio, si serviva di una banda di giovanissimi, in gran parte incensurati, per svolgere le operazioni di rifornimento e di semplice spaccio.

La droga, secondo l’accusa, veniva venduta soprattutto nelle più affollate località turistiche del nord Sardegna. E a capo della banda, per gli investigatori, c’era una donna: Sara Mossa, 40 anni, di Irgoli ma da tempo residente a San Teodoro dove gestisce un bar. Proprio Sara Mossa e il fratello Igor, ieri mattina, sono stati tra i due che ieri hanno patteggiato la pena. La prima ha patteggiato 11 mesi, 20 giorni, e quattromila euro di multa. Il secondo, Igor Mossa, invece, ha patteggiato un anno e 9 mesi. Entrambi sono difesi dall’avvocato Lorenzo Soro. Un altro indagato che ha patteggiato la pena è stato Lapo Di Cuonzo: un anno e quattro mesi. Anche lui era difeso da Lorenzo Soro.

Sempre nell’udienza di ieri mattina, in tribunale a Nuoro, diversi imputati sono stati giudicati con il rito abbreviato: Marco Boeddu, difeso dall’avvocato Francesco Lai, è stato condannato a due anni e ottomila euro di multa. Mentre sempre in abbreviato è arrivata la piena assoluzione di Silvio Isoni, di Olbia, difeso dall’avvocato Ubio Dolfi. Isoni è stato assolto “perché il fatto non sussiste”. Gli altri imputati, invece, sono stati tutti rinviati a giudizio: verranno giudicati dal tribunale collegiale a partire da gennaio. L’udienza di ieri è stata celebrata davanti al gup Giuseppe Pintori, arrivato per l’occasione da Cagliari a Nuoro visto che gli altri due colleghi del capoluogo barbaricino non si sarebbero potuti pronunciare sulla vicenda dal momento che erano già intervenuti nel corso delle indagini preliminari. Il pubblico ministero in aula ieri era Andrea Ghironi.

L’operazione “Holy man” era nata nella primavera del 2013, in seguito all'omicidio di Dino Asproni. Mentre gli investigatori cercavano di fare luce sul delitto avvenuto a Terra Padedda, nel corso delle intercettazioni si sono imbattuti nell'attività illecita che la vedova di Asproni, Sara Mossa, secondo gli investigatori conduceva in parallelo a quella di barista. (v.g.)

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