La Nuova Sardegna

Nuoro

Le dighe si svuotano Nuove restrizioni in città e in 10 paesi

Le dighe si svuotano Nuove restrizioni in città e in 10 paesi

Olai e Govossai ai minimi storici. Ancora chiusure notturne «È l’unico modo per avere la copertura fino a gennaio»

16 settembre 2017
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NUORO. Non c’è altro da fare: per avere la copertura assicurata fino a gennaio e febbraio prossimi sono necessarie altre chiusure notturne. Insomma: il livello dell’acqua negli invasi si riducono drasticamente e l’emergenza siccità non accenna a finire. «Le poche gocce piovute la settimana scorso non hanno cambiato la situazione», fanno sapere da Abbanoa. Che stavolta avvisa i cittadini di ben 11 paesi del Nuorese: da lunedì prossimo rubinetti a secco dalle ore 21 alle 6 dell’indomani. Restrizione che durerà fino a quando non arriveranno le piogge. Gli ultimi dati del Distretto idrografico regionale segnalano, infatti, a causa del persistere della siccità, una drastica riduzione della quantità acqua presente negli invasi di Olai (in territorio di Orgosolo) e Govossai (a Fonni) che alimentano il potabilizzatore di Jann’e Ferru. Anche le sorgenti sono a secco, a Fonni addirittura già dal mese di luglio. Soltanto nel mese di agosto si è registrata una diminuzione di oltre un milione di metri cubi portando i volumi utili disponibili per la potabilizzazione ad appena tre milioni e 440mila metri cubi che, senza nuove precipitazioni, garantirebbero risorsa idrica non oltre gennaio.

«Per questo motivo – si legge in una nota diffusa da Abbanoa – è stato approntato un piano di emergenza che consenta di risparmiare risorse con una riduzione delle portate erogate del 20 per cento e arrivare in sicurezza nel periodo, tra gennaio e febbraio, quando statisticamente si verificano le maggiori precipitazioni e quindi ci sono maggiori probabilità di captare nuovi apporti provenienti da eventi meteorici invernali».

A partire da lunedì, quindi, saranno effettuate chiusure notturne dell’erogazione dalle 21 alle 6 nei Comuni di Nuoro (a esclusione del Monte Ortobene e dei presidi ospedalieri di San Francesco e Zonchello), Mamoiada, Orgosolo, Fonni, Gavoi, Sarule, Orani, Oniferi, Orotelli, Bolotana e Silanus. Gli invasi di Olai e Govossai, che al massimo possono contenere meno di dieci milioni di metri cubi, non sono interconnessi con altri schemi acquedottistici e non possono ricevere soccorso da altri invasi. Abbanoa, però, ha già programmato interventi nelle due dighe che consentiranno di aumentare la capacità di accumulo di risorsa idrica. A un primo programma da un milione di euro sul Govossai, si è aggiunto un finanziamento di 9,5milioni di euro che Abbanoa ha ottenuto nelle scorse settimane dal Ministero delle infrastrutture proprio per le due dighe del Nuorese. Con i lavori programmati sarà possibile invasare maggiore risorsa nei periodi di piena (l’obiettivo è arrivare a oltre 18 milioni di metri cubi) e limitare che quella eccedente venga riversata verso l’invaso più a valle che è quello di Gusana.



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