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la crisi comunale a oliena 

La maggioranza all’attacco: «Troppe bugie e interessi»

La maggioranza all’attacco: «Troppe bugie e interessi»

OLIENA. Il sindaco Martino Salis (nella foto), forte del sostegno della sua maggioranza, continua dritto per la sua strada ed è pronto, durante la seduta di consiglio comunale già convocata per la...

17 settembre 2017
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OLIENA. Il sindaco Martino Salis (nella foto), forte del sostegno della sua maggioranza, continua dritto per la sua strada ed è pronto, durante la seduta di consiglio comunale già convocata per la prossima settimana, a procedere con le surroghe dei consiglieri che sono diventati dimissionari in modo irrevocabile. I nomi dei nuovi consiglieri, estratti tra i primi dei non eletti che dovrebbero entrare in consiglio comunale, sono i seguenti: Anna Loddo e Serena Corbeddu, per la maggioranza, e Pina Piga e Luigi Columbu, per la minoranza Pina Piga e Luigi Columbu. Sono loro, dunque, i nuovi consiglieri che prenderanno il posto dei 4 che per il sindaco sono decaduti in modo irrevocabile.

Ma in questa vicenda politica più di altre, non è escluso che all’ultimo possano spuntare altri cambiamenti di scenario. Nei giorni scorsi, infatti, i nove dimissionari avevano ribadito che le loro dimissioni erano tutte irrevocabili e che avrebbero disertato la prossima seduta del consiglio. E sempre alcuni dei dimissionari, ovvero l’ex sindaco Salvatore Fele, e l’ex assessore Lidia Puligheddu, sono intervenuti per spiegare le loro ragioni e attaccare il sindaco.

Ma a stretto giro di posta arriva la risposta della maggioranza: «In questi giorni, l’ex primo cittadino sventola il totem della legalità, essendosi riscoperto appena l’altro ieri grillino. Convenienze dell'ultim’ora a parte, il buon Salvatore “Grillo” non ha ancora spiegato perché i vecchi, gravi problemi di questo comune sono il risultato di scelte condotte, in maniera maldestra, sotto la sua azione di gestione della cosa pubblica». Mentre per la maggioranza, un capitolo «merita, d’altro canto, la ex esponente della maggioranza».

«Sostenitrice della collegialità a lune alterne, solitaria e volutamente isolata, invece, quando si trattava di decidere. In costante competizione con la collega di Giunta. Qualcuno oggi pretende di recitare con arroganza la parte di chi ha fatto sempre tutto per il bene del paese. I fatti parlano. E noi davvero non ci stiamo». (v.g.)

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