La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuoro, lezioni di sesso in classe: il prof di religione denuncia vescovo e scuole

Stefania Vaitieri
Giovanni Siotto
Giovanni Siotto

Il caso del docente Giovanni Siotto che era rimasto senza cattedra e ora va all'attacco

17 settembre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. A febbraio 2017 era stato al centro delle polemiche perché accusato di parlare di sesso con gli alunni di prima media durante le sue lezioni di religione. E quest'anno la Curia non gli ha rinnovato l'incarico per insegnare, Così, Giovanni Siotto, l'insegnante nuorese di religione diventato suo malgrado famoso in tutta Italia, risponde al provvedimento e alle accuse denunciando la Chiesa e poi le scuole.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nazionale:1.15856497:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/italia-mondo/2017/09/15/news/lezioni-sesso-prof-religione-no-cattedra-1.15856497]]

In un lungo esposto, che il professore ha presentato ieri mattina nella caserma dei carabinieri di Nuoro. spiega tutto. A pesare come un macigno nella denuncia ci sono accuse per mobbing e abuso d'ufficio e la segnalazione di una "gestione creativa" delle cattedre di religione nelle scuole della diocesi di Nuoro , «senza peraltro - sottolinea nel documento l'insegnante - l'adeguato controllo da parte degli uffici periferici del ministero dell'Istruzione (l'Ufficio scolastico regionale e l'Ambito territoriale già Provveditorato agli studi) del capoluogo, che hanno il compito di controllare se le proposte avanzate dalle curie sono in n linea con le normative Anche perché dovrebbe essere lo Stato ad avere l'ultima parola sulla questione visto che ha l'onere di retribuire i docenti di religione».

Una dimenticanza che secondo Giovanni Siotto ha il sapore di un atto voluto visto che «dal 1 settembre gli insegnanti di religione dovranno essere laureati per entrare in classe, un requisito che in nel Nuorese possediamo in tre - spiega il docente -. Il vescovo mi ha voluto isolare e punire per quello che è successo a febbraio, lasciandomi l'idoneità all'insegnamento, perché ciò di cui mi accusano è ancora tutto da dimostrare, ma senza un incarico e un lavoro per vivere.

La diocesi sembra ignorare la legge, ma quando si va a scuola esiste un solo Stato, che non è di certo il Vaticano ma quello italiano, e deve rispettarlo anche il vescovo Mosè Marcìa».A subire l'ira irrefrenabile del professore di religione, che fino all'anno scorso insegnava in alcune scuole medie di Nuoro, Mamoiada, Ottana e Orotelli, sono anche alcuni insegnanti e il dirigente della scuola media Grazia Deledda di Nuoro: «Hanno agito sempre nell'ombra, scritto relazioni false di cui più volte ho chiesto copie che non ho mai ricevuto - aggiunge -. Oltre che avermi più volte definito un Don Chisciotte con le mutande in testa».

La propaganda contro il professore di religione, sottoposto qualche settimana dopo, anche per le proteste dei genitori, a un controllo ministeriale, sarebbe stata espressa - è scritto sulla denuncia - nel corso di trasmissioni radiofoniche gestite dalla chiesa nuorese «dove veniva consigliato ai genitori dei miei alunni di disertare le lezioni senza se e senza ma».Così, nel vortice delle denunce è finito il parroco della chiesa di San Giuseppe, don Francesco Mariani speaker di Radio Barbagia, che all'epoca dei fatti si schierò con il gruppo di genitori che chiedevano le dimissioni del professore.

«Hanno provato a destabilizzarmi, insegnanti, dirigenti e preti con il vescovo, ma non mi sono fatto intimorire perché dalla mia parte c'erano e ci sono tutti i miei magnifici studenti che mi hanno sempre incoraggiato - conclude Siotto -. In questa vicenda, che definirei una vera inquisizione, ho avuto anche il sostegno e la fiducia di numerosi genitori che hanno capito il mio intento».

Il professore era stato travolto dalle polemiche, con segnalazioni al vescovo e ai dirigenti scolastici da parte dei genitori, per aver consigliato due libri per teen ager: "Ho 12 anni e faccio la cubista mi chiamano Principessa" e "Facciamolo a skuola", considerati troppo espliciti e spinti per essere letti da bambini delle scuole medie.

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative