La Nuova Sardegna

Nuoro

Forza Italia: «No al declassamento»

Forza Italia: «No al declassamento»

I consiglieri Pittalis e Tocco: «I presidi ospedalieri devono essere salvaguardati»

18 settembre 2017
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NUORO. Dopo le proteste che nelle ultime settimane sono scoppiate anche in provincia di Nuoro sui tagli alla sanità previsti nell’ultima riforma regionale, arriva un duro intervento, contro la stessa riforma, dei consiglieri regionali di Forza Italia, Pietro Pittalis e Fulvio Tocco. Sia il capogruppo di Forza Italia, Pittalis, sia il suo collega in consiglio regionale, Tocco, chiedono, in sostanza, che si eviti il declassamento dei presidi sanitari dell’interno e del distretto di Siniscola.

«In questo clima di incertezza che aleggia sul futuro della sanità sarda – dicono i due consiglieri regionali, entrambi componenti della commissione regionale Salute – auspichiamo che i presidi ospedalieri del Nuorese, dal Nostra Signora della Mercede di Lanusei sino al San Francesco di Nuoro e al San Camillo di Sorgono, vengano salvaguardati, evitando così il depotenziamento dei servizi sanitari indispensabili per la salute dei cittadini, viste anche le condizioni di alcune strade di collegamento per i poli sanitari di Sassari e Olbia, che rendono difficile trasportare anziani e pazienti con patologie croniche negli altri ospedali del territorio». Gli esponenti di Forza Italia promettono di non indietreggiare sulle battaglie delle aree considerate marginali. «Vigileremo e daremo battaglia – concludono Pittalis e Tocco – affinché i territori dell’interno dell’Isola non vengano sviliti, con la desertificazione dei servizi sanitari che possa eventualmente essere decisa da futuri atti aziendali, con una particolare attenzione a distretti sanitari fondamentali come quello di Siniscola. Il depotenziamento del poliambulatorio costituirebbe infatti un salto nel buio rispetto alle richieste di un vasto bacino di utenza che si allarga da Siniscola a Posada sino ad arrivare ad Orosei. È necessario si tuteli il diritto alla salute di un compendio che abbraccia circa 45 mila residenti, a cui si somma il movimento vacanziero ospite di alberghi e seconde case durante la stagione estiva».



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