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Accoltellò il cognato per legittima difesa: patteggia 3 mesi

Accoltellò il cognato per legittima difesa: patteggia 3 mesi

LULA. Ieri mattina davanti al gup Mauro Pusceddu ha patteggiato una condanna a tre mesi Vito Serra, l’operaio 66enne di Lula accusato di aver accoltellato il cognato, Giuseppe Moreddu, la mattina del...

19 settembre 2017
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LULA. Ieri mattina davanti al gup Mauro Pusceddu ha patteggiato una condanna a tre mesi Vito Serra, l’operaio 66enne di Lula accusato di aver accoltellato il cognato, Giuseppe Moreddu, la mattina del 22 giugno scorso. Il pubblico ministero Andrea Schirra in base all’accordo che era stato raggiunto con il legale dell’imputato, l’avvocato Gianluigi Mastio, ha prestato il consenso riconoscendo l’eccesso colposo in legittima difesa a Serra che, armato di coltello a serramanico aveva provocato al cognato lesioni guaribili in 40 giorni. Dalla indagini era emerso che Giuseppe Moreddu si era introdotto nell’abitazione dell’imputato e dopo averlo minacciato di morte aveva rovesciato un tavolo e lo aveva aggredito fisicamente. Serra aveva così reagito usando il coltello come strumento di difesa. Il 66enne ieri mattina è potuto tornare in libertà.

Vito Serra era stato arrestato qualche ora dopo l’accoltellamento del cognato, proprio mentre questi veniva sottoposto a intervento chirurgico dai medici dell’ospedale di Nuoro. Ad arrestate l’imputato i carabinieri della compagnia di Bitti e i colleghi della stazione di Lula. Davanti all’abitazione di Serra c’era un’enorme chiazza di sangue, lo stesso trovato poi sugli indumenti indossati da Serra al momento dell’arresto. Accompagnato in caserma l’uomo era stato sentito e poi arrestato con l’accusa di tentato omicidio, poi derubricata in eccesso colposo di legittima difesa.

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