La Nuova Sardegna

Nuoro

la testimonianza 

«Questo è un disastro annunciato»

Michele Murgia ha il primato nella conta delle pecore morte

20 settembre 2017
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TERTENIA. Il drammatico primato nella conta dei capi morti in Ogliastra appartiene, per sua sfortuna, a Michele Murgia, giovane allevatore di Tertenia di 35 anni.

Del gregge originario, costituito da 290 pecore e allevato nell’azienda di “Suengiu”, il 40 per cento ha contratto la malattia.

Quasi metà delle pecore gravide ha abortito e dal diffondersi dell’epidemia ad oggi ne sono morte già 35 mentre le sopravvissute, indebolite dal virus della Blue tongue, iniziano ad ammalarsi di altre patologie polmoniti e infezioni.

«È un disastro annunciato» racconta sconfortato l'allevatore mentre carica gli ultimi tre capi morti sul furgone che li porterà alla fossa comunale di Corriga.

E in questa località che si trova lungo strada per il mare e che il comune ha scelto l'area dove sotterrare le bestie morte per il virus che si è dimostrato sin da subito molto aggressivo.

«Che prospettive posso avere?» si chiede Murgia che incalza: «l’investimento è andato e per risollevarci ci vorranno almeno due, tre anni».

L’azienda è stata colpita al cuore ma non c’è un solo allevamento nel paese che non sia stato raggiunto dal sierotipo 4.

E le condizioni del tempo non aiutano: il culicoide, l’insetto che veicola il virus della lingua blu, è sensibile alle basse temperature che certo non caratterizzano questa fine estate, e potrebbe rimanere in azione ancora per lungo tempo. (g.f.)



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