La Nuova Sardegna

Nuoro

Tentato omicidio a Orune Cinque anni a Digogliu

di Sergio Secci
Tentato omicidio a Orune Cinque anni a Digogliu

L’allevatore sparò diversi colpi di pistola nei confronti di un compaesano La vittima, alla guida di un’auto, era rimasta illesa solo per un caso fortuito 

20 settembre 2017
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ORUNE. Si è concluso ieri mattina, con la condanna a 5 anni e quattro mesi per l’accusa di tentato omicidio il processo che vedeva Francesco Digogliu, 50 anni, allevatore del paese, accusato del tentato omicidio di un compaesano, Lino Mastino. Digogliu, la sera del 28 ottobre 2015, nei pressi del bar Deiana e a pochi passi dalla caserma dei carabinieri, avrebbe impugnato una pistola, una Beretta calibro 7,65, mirato e fatto fuoco contro l’auto guidata da Mastino che, solo per un caso era rimasto illeso.

Subito dopo il fatto le indagini si erano focalizzate su Digogliu, arrestato qualche giorno dopo dai carabinieri del reparto operativo della Compagnia di Nuoro e i colleghi di Bitti su provvedimento di fermo emesso dalla procura della Repubblica di Nuoro. L’accusa per lui era di tentato omicidio.

Secondo l’accusa Digogliu avrebbe esploso alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di un’auto che passava nel corso Repubblica. Fortunatamente i colpi aveva preso soltanto la carrozzeria. I proiettili avevano colpito la portiera posteriore del veicolo. Il conducente era rimasto illeso: grazie ai riflessi pronti, Lino Mastino era riuscito a schivare i colpi, premere il piede sull’acceleratore e allontanarsi dal punto in cui è avvenuto l’agguato. Dell’episodio erano stati subito informati gli inquirenti che aveva fatto partire le indagini ed effettuato i rilievi per chiarire le circostanze e il movente dell’accaduto che, da una prima analisi, sembrerebbe legato a sospetti su un furto di maiali avvenuto l’estate precedente nelle campagne di Orune, sembrerebbe proprio ai danni di Digogliu.

Nel corso di un sopralluogo i militari avevano ritrovare alcuni bossoli sull’asfalto. Inoltre nel corso delle operazioni avevano anche rinvenuto l’arma utilizzata per commettere il delitto. Francesco Digogliu, rinchiuso in carcere a Badu ’e Carros, è stato così chiamato a rispondere davanti ai giudici della pesante accusa di tentato omicidio.

Sentito nelle ore immediatamente successive all’accaduto, il giovane scampato miracolosamente alle pistolettate, avrebbe invece detto di non essersi reso conto da dove arrivavano i colpi e avrebbe solo pensato a scappare e a mettersi in salvo. Dopo essersi fermato avrebbe notato diversi fori sulla carrozzeria della sua auto e capito esattamente cosa gli era successo.

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