La Nuova Sardegna

Nuoro

In arrivo i fondi contro il rischio idrogeologico

di Michela Columbu

ORANI. Arrivano i fondi contro il rischio idrogeologico. Circa 315 mila euro sono stati assegnati a diversi comuni della Barbagia di Ollolai per interventi di manutenzione dei corsi d’acqua. Lo rende...

21 settembre 2017
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ORANI. Arrivano i fondi contro il rischio idrogeologico. Circa 315 mila euro sono stati assegnati a diversi comuni della Barbagia di Ollolai per interventi di manutenzione dei corsi d’acqua. Lo rende noto la Regione con una nota e la pubblicazione della tabella di ripartizione dei fondi, in particolare ai comuni di Orani, Ollolai, Fonni, Teti, e Tiana.

«Si tratta di un contributo ai Comuni per la manutenzione dei corsi d’acqua e la mitigazione del rischio idrogeologico, a seguito di una delibera approvata lo scorso luglio su proposta dell’assessore dei Lavori Pubblici Edoardo Balzarini – fanno sapere da Cagliari – La Regione è in prima linea nella lotta ai rischi idrogeologici e sostiene gli enti locali per permettere loro di svolgere le opere di prevenzione di propria competenza che, in mancanza di fondi, rischierebbero di non essere realizzate».

A Orani sono stati assegnati 57 mila euro per la manutenzione del rio S’Iscala, riu Trainu, e riu Liscoi. A Ollolai, invece, per su rivu Mannu, sono stati stanziati 15 mila euro. Circa 100 mila euro sono arrivati a Fonni per Guspene e Frumene de Vidda, mentre Teti, che all’interno del suo territorio conta i corsi Mammone, Garteni e Cabadau Suli, avrà la somma di 89 mila euro. A Tiana, infine, andranno 52 mila euro per Concaleddu, Trobelizzo, Sorrai e Biddusai.

«I fondi sono assegnati in tre quote – spiegano ancora dalla Regione – Una prima quota è ripartita in proporzione alla lunghezza dei corsi d’acqua, mentre una seconda viene assegnata attraverso un punteggio che tiene conto di diversi elementi, fra cui la presenza di interventi precedenti, la collocazione all’interno o all’esterno di un centro abitato, la vicinanza di infrastrutture come scuole e ospedali, il fatto che si tratti di un corso d’acqua aperto o coperto. La terza quota, invece, è suddivisa in base alla popolazione residente, all’interno del territorio comunale, in aree a pericolosità idraulica elevata e molto elevata».

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