La Nuova Sardegna

Nuoro

Dna e privacy, il Garante ha aperto l’istruttoria

di Giusy Ferreli
Dna e privacy, il Garante ha aperto l’istruttoria

Perdasdefogu, sarà esaminato il ricorso dell’associazione “Identità ogliastrina” Reclama la restituzione dei campioni genetici ceduti alla Tiziana Life Science

22 settembre 2017
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PERDASDEFOGU. La tutela del prezioso Dna ogliastrino passa per l’Autorità nazionale della protezione dei dati personali. Il Garante della privacy lo scorso 6 settembre ha aperto l’istruttoria del ricorso presentato da una cinquantina di cittadini che, attraverso l’associazione “Identità ogliastrina”, reclamano la restituzione dei campioni genetici ceduti alla multinazionale Tiziana Life Science. L’iter è appena all’inizio, l’avvio della procedura è un primo passo verso l’ammissibilità del ricorso e richiede due mesi. A Roma, però, l’Autorità vuole vederci chiaro. E capire se le motivazioni dei ricorrenti, che chiedono la tutela del loro patrimonio genetico, donato all’ambizioso progetto SharDna e poi acquistato all’asta dalla società britannica di biotecnologia impegnata nello sviluppo clinico di farmaci per il trattamento di malattie in oncologia ed immunologia, siano fondate o meno. Era stata proprio l’Autorità nazionale, guidata dall’ex parlamentare Antonello Soro, a disporre nell’ottobre del 2016 il blocco del trattamento dei dati personali contenuti nella biobanca e a vietare l’utilizzo temporaneo dei campioni biologici. La vicenda si è arricchita di un ulteriore capitolo, il parco genetico dell’Ogliastra, società pubblico-privata che gestiva il laboratorio di Perdasdefogu dove aveva sede la biobanca di ShardNa e che si era opposto alla vendita dei campioni, è ora totalmente in mano ai privati. La svolta è avvenuta ai primi di settembre quando i comuni ogliastrini che ne facevano parte non hanno sottoscritto la ricapitalizzazione della società adempiendo così ad un obbligo normativo che impone ai comuni di non avere quote di partecipazione nelle società. Ora c’è un unico socio, privato. Che da prezioso alleato di Identità ogliastrina rischia di diventare un’avversario. «Dopo un anno di battaglia condotta insieme al Parco genetico per riportare a casa le provette – fa sapere il presidente Flavio Cabitza – abbiamo saputo che la società sta chiedendo ai donatori di diventare l'unico referente. Noi non vogliamo che questo accada perché devono essere i cittadini a gestire questa situazione». Quest’ulteriore aspetto, che complica una vicenda controversa, verrà discusso il 27 settembre nella biblioteca comunale di Perdasdefogu in un’assemblea pubblica alla quale sono stati invitati sindaci, amministratori e cittadini. In ogni caso la difesa dei dati di migliaia di ogliastrini è assicurata dalla magistratura. Il procuratore della Repubblica di Lanusei Biagio Mazzeo ha disposto il sequestro del database e dell’archivio, composto dai registri sullo stato di salute di ogni donatore e la ricostruzione degli alberi genealogici dal 1700 ad oggi, dopo la sparizione lo scorso anno, di 14mila campioni dai laboratori del Parco. E sino a quando l’inchiesta non verrà conclusa rimarranno sotto chiave.

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